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La Procura di Potenza presenta appello

La Procura di Potenza presenta appello «Gianluca Gemelli deve essere arrestato»

I guai dell'augustano compagno della ministra Guida

Di Massimo Leotta |

La richiesta di arresto di Gianluca Gemelli – rigettata dal gip Michela Tiziana Petrocelli – fa parte del filone dell’inchiesta che riguarda la costruzione del centro oli della Total a “Tempa rossa”, a Corleto Perticara, nel Potentino. In questo filone Gemelli è indagato insieme ad altre 22 persone, tra le quali l’ex sindaco di Corleto Perticara, Rosaria Vicino, che da giovedì scorso si trova agli arresti domiciliari.

Ma la Procura della Repubblica di Potenza presenterà appello contro il rigetto da parte del gip del Tribunale del capoluogo lucano della richiesta di arresto per Gianluca Gemelli. Lo si è appreso in ambienti giudiziari.

Il compagno dell’ex Ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, è indagato per concorso in corruzione e per millantato credito nell’ambito dell’inchiesta sul petrolio in Basilicata.

La storia di Gemelli

Da una azienda di giardinaggio e autonoleggio (a servizio delle aziende della zona industriale del Siracusano) fino al soglio di viale dell’Astronomia. È la storia di Gianluca Gemelli, 42 anni da compiere a giugno, l’imprenditore augustano e compagno del ministro allo Sviluppo Economico Federica Guidi, coinvolto nell’inchiesta sullo scandalo petroli della procura di Potenza. La carriera La carriera dell’ex vicepresidente nazionale dei giovani industriali (annotate questo particolare) è stata da subito brillantissima ed è cominciata nell’azienda dell’ex suocero, il geometra Ricciardi che era in società nella Prom (un’azienda che ha realizzato molti impianti industriali nel polo petrolchimico di Priolo) con Ivan Lo Bello.

Augustano di prima generazione, il papà è un ufficiale della Marina militare in congedo, non ha lasciato grandi tracce nella vita pubblica megarese. Più facile, forse, intercettarlo in qualche serata al lido della Marina militare di Punta Izzo a mangiare una pizza con la fidanzata-ministro o, la mattina, nello stesso posto a fare il bagno, piuttosto che incontrarlo al bar della piazza principale dell’Isola. La sua avventura nell’imprenditoria è cominciata proprio nell’azienda del padre dell’ex moglie. Gemelli ha mostrato subito talento e grande abnegazione diventando così presidente dei giovani industriali della provincia di Siracusa.

E come un imprenditore testardo, dedito al lavoro, che non si risparmia, viene descritto negli ambienti industriali siracusani. Doti che gli hanno consentito, in pochi anni, di mettersi in proprio creando le proprie aziende e dando lavoro a diverse decine di operai. Ed è ancora un successo. La Industrial Tecnical Service Srl, fondata nel 2006, è specializzata nelle attività di costruzione, avviamento e manutenzione di impianti chimici, petrolchimici, petroliferi, e di produzione di energia. Con tante, tantissime commesse all’estero. Una carriera fulminante che lo ha portato fino alla vicepresidenza nazionale dei giovani industriali (primo siracusano a ottenere il ruolo), sponsorizzato anche da Ivan Lo Bello a cui Gemelli è stato sempre molto vicino. In viale dell’Astronomia è stato il secondo di una altrettanto giovane e importante imprenditrice nel settore dell’energia, Federica Guidi. E proprio in Confindustria (è il 2008) che conosce l’imprenditrice che fino a 48 ore fa era responsabile del ministero allo Sviluppo economico, diventata la sua compagna e con la quale ha avuto un figlio.

E in famiglia non è stata solo la ministra a presentare le proprie dimissioni. Gianluca Gemelli ha rassegnato le sue da commissario di Confindustria Siracusa con una nota inviata al segretario dei Probiviri Confederali. «Con riferimento alle notizie di stampa che mi riguardano – scrive l’ex commissario di Confindustria nella nota – mi preme sottolineare la mia estraneità ad ogni condotta illecita e rendo noto che, per il tramite del mio avvocato, Paolo Carbone, del Foro di Salerno, ho già chiesto al procuratore della Repubblica aggiunto al Tribunale di Potenza, di poter chiarire la mia posizione». Gemelli ha quindi ribadito la sua «piena fiducia nel lavoro dei magistrati che ritengo – ha spiegato – essere in questa fase i miei unici interlocutori». Alla guida di due società che lavorano nel settore petrolifero, Gemelli è indagato per concorso in corruzione e per millantato credito. La prima accusa si riferisce all’affitto di alcune case a Corleto Perticara in provincia di Potenza, dove si sta realizzando il centro oli della Total, per i dipendenti delle società di Gemelli che avrebbero lavorato nella zona.

La seconda accusa è relativa alla promessa di “vantaggi patrimoniali” che Gemelli si sarebbe fatto promettere per garantire, grazie al suo rapporto col ministro, lavori nella costruzione del centro oli. Caos Confindustria Una decisione, quella di Gemelli, che conferma come non ci sia pace per Confindustria Siracusa. Fino al dicembre del 2014 è stata presieduta da Francesco Siracusano. Poi però l’ex capo del personale di Isab-Erg è stato dichiarato decaduto dal collegio dei probiviri perché «i comportamenti dal presidente Siracusano esprimono una insanabile oggettiva distonia con quelli che da statuto e codice etico sono gli obblighi derivanti dall’appartenenza al sistema confederale che, peraltro, ricevono una particolare declinazione proprio per coloro che ricoprono cariche apicali e che, quindi, sono maggiormente tenuti ad un puntuale rispetto delle delibere che, peraltro, nel caso di specie, hanno addirittura concorso a determinare».

A sostituirlo nel ruolo di commissario fu indicato l’ex presidente di Confindustria Messina Ivo Blandina che si dimise esattamente un anno dopo a seguito del rinvio a giudizio nell’ambito di un’inchiesta sull’utilizzo di fondi pubblici per l’acquisto di uno yacht di lusso da parte degli imprenditori messinesi Nino e Giacomo Giordano. Ieri da Confindustria Siracusa è partito il terzo comunicato (in meno di un anno e mezzo) che annuncia le dimissioni del presidente o del commissario.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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