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Migrante ferito a PalermoGesap offre viaggio ai genitori

Migrante ferito a Palermo Gesap offre viaggio ai genitori

Yusupha Susso, 20 gambiano, era stato raggiunto da un colpo di pistola a Ballarò durante una lite per futili motivi. Oggi in 3000 hanno manifestato contro violenza e razzismo

Di Redazione |

Palermo – La Gesap, la società di gestione dell’aeroporto di Palermo, sosterrà le spese di viaggio dei genitori di Yusupha Susso, lo studente gambiano di 20 anni ferito alla testa, per raggiungere il figlio in Italia. Nel pomeriggio il sindaco Leoluca Orlando aveva aderito alla proposta di facilitare l’arrivo dei genitori del ragazzo ferito, avanzata da Rachid Berradi, atleta olimpionico palermitano. “L’Amministrazione comunale è pronta a sostenere la presenza a Palermo dei genitori di Yusupha. Ci auguriamo che da parte di imprenditori e operatori del settore dei viaggi internazionali, venga una risposta di solidarietà”, aveva detto il primo cittadino.  Ora la Gesap aderisce “in segno di solidarietà all’invito di Orlando – dicono Fabio Giambrone e Giuseppe Mistretta, presidente e amministratore delegato della Gesap -. Con questo piccolo gesto l’aeroporto si unisce a coloro che dell’accoglienza ne fanno quotidianamente una bandiera”.

E nel pomeriggio per manifestare contro la violenza e ogni forma di razzismo,  quasi tremila persone sono scese in piazza a Palermo, sfidando la pioggia. Cartelli gialli con scritte nere hanno attraversato lo storico mercato di Ballarò per esprimere solidarietà a Yusupha. Il giovane migrante originario del Gambia era stato ferito con un colpo di pistola da Emanuele Rubino, 28 anni, fermato con l’accusa di tentato omicidio, dopo un diverbio per futili motivi con alcuni giovani del rione. 

«Siamo qui per ricordare un compagno di calcio – dice Rachid Berradi, il mezzofondista marocchino che da anni vive a Palermo -. Siamo contenti che le notizie dall’ospedale per Yusupha sono positive. Lo aspettiamo in campo per tornare a vincere insieme».    COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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