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Selvaggia Lucarelli e lo striscione galeotto «Assessore in curva ma non ha fatto nulla»

Selvaggia Lucarelli e lo striscione galeotto «In curva c’era assessore ma non ha fatto nulla»

La blogger coinvolge pure l'assessore Eugenio Catania: "Le scuse non bastano"

Di Redazione |

Selvaggia Lucarelli, la blogger che negli ultimi mesi è super presente in diversi programmi di successo come “giurata” (a cominciare da Ballando con le Stelle) prosegue la sua polemica dopo il censurabile striscione apparso nella curva del Gela calcio non esattamente tenero nei suoi riguardi. La vicenda come si ricorderà era nata dopo una sua battuta su Gela pronunciata su una radio nazionale. Da lì in avanti ne è nata una polemica crescente che ora coinvolge pure un assessore comunale colpevole, secondo la Lucarelli, di essere presente nella stessa curva dopo era apparso quello striscione e di non avere fatto nulla per farlo rimuovere.

“Aggiornamento sul caso Gela – ha scritto sul suo profilo Facebook la Lucarelli -. Il presidente (del Gela , ndr) Angelo Tuccio mi fa sapere che non intende esporsi sulla vicenda e il direttore sportivo Cannizzaro che mi ha contattata mi dice che vorrebbe chiudere la vicenda ma dissociandosi dallo striscione, non chiedendo scusa perché lo striscione non è responsabilità del Gela Calcio. Eh no miei cari – prosegue la Lucarelli – . Così affermate che le società che pagano multe per cori e striscioni dei loro tifosi sono un po’ tonte (il termine è più colorito, ndr). E sono tonte (anche qui il termine usato era più colorito, ndr) pure quando chiedono scusa a nome dei loro tifosi più beceri e ignoranti. La verità è che non volete prendere le distanze dagli ultras perchè vi fanno comodo. La verità è che non siete migliori dei vostri tifosi peggiori. E pure che non ho letto mezza riga di scuse neanche da uno a caso tra allenatore, capitano, portiere, riserve. Nessuno. Migliori di voi sono i tanti gelesi che mi hanno scritto in privato per chiedere scusa a nome della città”.

Ma non finisce qui perché la blogger se la prende anche con l’assessore Eugenio Catania: “In compenso alcuni gelesi allo stadio domenica mi riferiscono che tra i tifosi c’era l’assessore ai servizi sociali e all’istruzione, controllo del territorio, sport ed eventi Eugenio Catania e che era il primo a fomentare, istigare e divertirsi. Immagino che arriveranno le sue scuse e che segnalerà i tifosi incriminati alla società in quanto tifoso e assessore all’istruzione e allo sport, vero assessore Catania? Visto che poi era lì con la fidanzata ci terrà a prendere le distanze da chi insulta le donne. Ne sono certa, anzi, certissima. Come no”.

La vicenda è nata dunque da una battuta durante una trasmissione radiofonica e una frase della blogger infelice proprio riguardo Gela:  “Non è una cittadina proprio bellissima”. E da qui ne è nata una asperrima polemica culminata con l’insulto a caratteri cubitali apparso in curva a Gela proprio nel giorno della storica promozione in serie D.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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