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Catania, s'allunga odissea del Nodo Gioeni

Catania, si allunga l’odissea del Nodo Gioeni per colpa dei ritardi della metropolitana

Bisognerà soffrire ancora sulla trafficatissima Circonvallazione

Di Cesare La Marca |

CATANIA – Bisognerà soffrire ancora per mesi, sulla trafficatissima corsia della circonvallazione in direzione Ognina, difficile prevedere quanti, e comunque di certo fino alla fase finale del 2016. Questo perché le ultime notizie sul delicatissimo fronte dei lavori della Ferrovia Circumetnea – legato a doppio filo al nodo Tecnis e in questo caso alla viabilità del tondo Gioeni – non danno speranze di poter centrare entro l’estate l’obiettivo che ci si era prefissato, ovvero il collegamento in metropolitana da Nesima a piazza Stesicoro, che avrebbe inciso profondamente sul sistema della mobilità in quest’ingresso “ovest” della città.

L’appuntamento con questa vera e propria svolta – come ha spiegato il commissario della Fce Virginio Di Giambattista nel mega incontro organizzato dal Comune sabato scorso al centro direzionale di San Leone – è riscadenzato a febbraio, mentre entro novembre dovrebbe essere realtà il prolungamento dell’attuale tratta in esercizio, “Borgo-Porto”, fino a piazza Stesicoro, dove la stazione della Fce è in fase molto avanzata, comunque rilevante con i quasi sei chilometri di linea da “Borgo” a “Stesicoro”, ma certo neanche paragonabile allo scenario in cui si sperava e lo stesso Comune contava per ridimensionare entro l’estate il nodo viabilità sul tondo Gioeni.

Questo non tanto e non solo per i nove chilometri che raggiungerebbe l’estensione della linea della metro, rispetto agli attuali 3,8 chilometri della “Borgo Porto” slegati quasi da tutto, ma anche perché dentro quei nove chilometri e quella zona cruciale della città è racchiuso un modello per Catania nuovo, atteso per sperimentare un diverso sistema della mobilità all’interno di un nodo cruciale quale quello di Nesima e del suo parcheggio, che diventerà polo di interscambio per i bus extraurbani e le auto private che scambieranno con metropolitana e Ferrovie, fino al centro che sarà raggiungibile con la stessa metro e i bus urbani, con un’incidenza positiva che dovrebbe esssere altissima sul tondo Gioeni in direzione Ognina, sugli ultimi tratti di via Etnea e via Caronda, e sul tornaindietro davanti alla chiesa Madonna di Lourdes.

I progetti del Comune

Rinviato dunque a febbraio il collegamento in metro da Nesima al centro, c’è da dire che per sciogliere il complesso nodo Gioeni il Comune punta anche su due propri progetti (avendo accantonato la soluzione di via Colle del Pino), uno per migliorare la viabilità, che prevede una bretella parallela alla circonvallazione per il ripristino di un tratto sterrato di via Castorina, e di un sottopasso in disuso che attraversa l’ultimo tratto di via Giuffrida sotto la circonvallazione; l’altro riguarda, per un importo di circa un milione, la sistemazione estetica e urbanistica del muro del parco Gioeni, e la realizzazione della fontana centrale della rotatoria, con relativi allacci idrici e luci a led.

I lavori si prevedono in tempi brevi, anche se in questo secondo caso sono state ben trecentocinquata le imprese siciliane e non che hanno presentato la propria istanza rispondendo al bando di gara del Comune. Segno della fame di lavoro che impone alle imprese di tentare sempre il tutto per tutto, per scongiurare mesi di stop e operai a braccia incrociate, che rischiano di restare fuori dal mercato.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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