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A Catania lunga attesa alle fermate Amt

A Catania lunga attesa alle fermate Amt Barriera e ritorno in 3h e 20′

Diario di bordo di una delle tante giornate di disagi per gli utenti/FOTO NUMERI DA BRIVIDO: NEL 2105, 58 MLN DI EURO DI DEBITI

Di Carmen Greco |

CATANIA – «Mi scusi, ma oggi gli autobus passano ogni ora oppure ogni  due? ». «Sì signora, c’è un autobus per ogni linea, anzi… ». Dialogo  tra autista e passeggera sul 429 che dalla stazione ferroviaria va a Barriera,  ieri, alle 13:50, alla fermata di piazza della Repubblica.

Prendere un autobus Amt in questi giorni significa aver tanto tempo da perdere. Non dover andare a scuola, non dover andare al lavoro, non avere visite mediche, non andare a fare la spesa. Insomma, non avere impegni. Perché aspettare 1 ora e 40 alla fermata per poter tornare a casa, più che un servizio di trasporto pubblico è un supplizio collettivo. Anche noi, ieri, abbiamo preso l’autobus per “scendere in centro”: Prima il Brt dal parcheggio «Due Obelischi», poi il 429 per tornare indietro. Siamo partiti alle 11 dal parcheggio scambiatore e siamo rientrati alle 14.20. Tre ore e mezzo in cui abbiamo raccolto il livore dei catanesi per uservizio pubblico che non c’è, ma anche la loro solidarietà per gli autisti e, come sempre, anche la loro rassegnazione.

 La signora Rosa (di Grammichele) ha preso il Brt per andare all’ospedale San Luigi «ieri sono saltate 6 linee di Brt e il prefetto non fa niente… ». Alessandra e Silvana sono studentesse di Agraria e hanno perso tre Brt prima di salire su questo. «Stamattina alle 8 c’è stato l’assalto al Brt, prima abbiamo aspettato un sacco il 49 a piazza Borsellino, meno male che non avevamo esami».Il Brt arriva in piazza Stesicoro alle 11.25, avrebbe dovuto metterci 7 minuti (almeno questo era il timing dell’inizio) ma è già “paradiso”. Alla prima fermata del corso Sicilia ci mettiamo in attesa del primo bus che ci porti alla stazione. Alla fermata di fronte, un gruppo di signore cariche di buste della spesa si lamenta. «E poi ci dicono prendete l’autobus… Il sindaco lasci l’auto blu e prenda un autobus come facciamo noi – dice Maria Verde -. Io devo andare in via Vittorio Emanuele e aspetto il 902 da più di un’ora, ma è modo? E quando passerà, se passerà, sarà pienissimo. Viaggiamo come bestie, è uno schifo! ».Anna ha l’abbonamento, ma da 11 giorni preferisce andare a piedi.

«Oggi ho voluto ritentare, ma dovrei chiedere il rimborso dell’abbonamento. Ho atteso il 536 per 45 minuti per arrivare in centro e ora chissà a ache ora arriverò a casa».Prendiamo il 432 per andare dal corso Sicilia alla stazione, poco meno di 10 minuti. In piazza Giovanni XXIII ci sono più autisti che autobus. Non sono autorizzati a rilasciare dichiarazioni ma parlano: «La situazione, in certi momenti, è drammatica. Stamattina il 48, in bus che va all’ospedale Cannizzaro ha fatto la sua prima corsa alle 7:40 quando dovrebbe essere alle 5:50; il 443 che fa gli altri ospedali ha avuto una sola vettura, senza contare tutte le scuole sul viale e gli uffici pubblici.

Il bus che arriva alla Cittadella universitaria si è guastato. Il presidente dice che gli autisti fanno ostruzionismo e invece dovrebbe dire grazie a questa persone che entrano con una vettura guasta e riescono con un’altra mezza guasta a loro rischio e pericolo perché trasportano persone».Due ragazzi si siedono sotto una pensilina. «Il 536 che avevamo preso si è fermato in via Etnea perché è rimasto senza benzina – ridono – stamattina l’autobus che doveva passare da San Giovanni Galermo alle 7.20 è passato alle 9». Ad un certo punto si stancano di aspettare e se ne vanno. Il «429» arriva dopo un’attesa di un’ora e 40. Ripartirà da piazza Giovanni XXIII alle 13:45 per arrivare ai Due Obelischi alle 14.20.                                                 COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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