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Corte d'Appello conferma assoluzione

Corte d’Appello conferma assoluzione per ex generale Mario Mori e Mauro Obinu

Erano imputati di favoreggiamento del boss Provenzano

Di Redazione |

Palermo – La Corte d’appello di Palermo, presieduta da Salvatore Di Vitale, ha confermato la sentenza di assoluzione emessa in primo grado nei confronti dell’ex generale dei Carabinieri, Mario Mori, e del colonnello Mauro Obinu, imputati di favoreggiamento del boss Bernardo Provenzano.

 «Speriamo che questa sentenza segni la fine di un accanimento giudiziario nei confronti del generale Mori che va avanti da anni». Così l’avvocato Basilio Milio ha commentato l’assoluzione in appello, dall’accusa di favoreggiamento, del generale dei carabinieri Mario Mori e del colonnello Mauro Obinu.  «Abbiamo cominciato con la mancata perquisizione del covo di Riina – ha aggiunto – anche quella conclusasi con un’assoluzione, poi c’è stato questo processo e dopo ancora quello sulla trattativa che è ancora in corso. Speriamo sia finita qui». «Quando parlo di accanimento – ha concluso – non mi riferisco a tutta la procura, non sono tutti uguali».

 «Siamo sempre stati fiduciosi nella giustizia, soprattutto vista la professionalità e lo scrupolo del collegio giudicante». Così l’avvocato Basilio Milio ha commentato l’assoluzione in appello, dall’accusa di favoreggiamento, del generale dei carabinieri Mario Mori e del colonnello Mauro Obinu.  Mori e Obinu non erano presenti in aula alla lettura del dispositivo. E’ stato l’avvocato ad avvertirli telefonicamente. “Ho parlo con Obinu – ha spiegato – più mi riservo di parlare con Mori».  Questo processo «è un clone di quello sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia. Ed è innegabile che questa assoluzione avrà conseguenze anche sull’altro dibattimento». Così l’avvocato Basilio Milio ha commentato l’assoluzione in appello, dall’accusa di favoreggiamento, del generale dei carabinieri Mario Mori e del colonnello Mauro Obinu.

Il procuratore generale Roberto Scarpinato e il sostituto pg Luigi Patronaggio non hanno invece voluto rilasciare alcuna dichiarazione dopo la conferma dell’assoluzione. Si sono subito allontanati dall’aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo evitando di parlare con i giornalisti.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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