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Messina, frana minaccia di nuovo l'acquedotto

Messina, una frana minaccia di nuovom l’acquedotto

C'è "una ripresa del movimento franoso che potrebbe portare a nuove situazioni di emergenza e fortissima criticità per l'approvvigionamento idrico: dietro queste parole emerse al termine di un tavolo tecnico convocato dall'Amam, si cela il rischio di un'altra emergenza idrica a Messina

Di Redazione |

C’è “una ripresa del movimento franoso che potrebbe portare a nuove situazioni di emergenza e fortissima criticità per l’approvvigionamento idrico e, dunque, per l’intera comunità”: dietro queste parole emerse al termine di un tavolo tecnico convocato dall’Amam, si cela il rischio di un’altra emergenza idrica a Messina.

L’azienda aveva già “segnalato la gravità della situazione e le forti criticità presenti nell’acquedotto di Fiumefreddo nel territorio di Forza d’Agrò a tutte le Amministrazioni competenti: Dipartimento Protezione Civile Nazionale, Prefettura di Messina, Genio Civile di Messina, Arta Sicilia e Dipartimento Protezione Civile Regione Sicilia”, ricordando “anche che a tutt’oggi nonostante impegni assunti formalmente dalla società SiciliaAcque spa, non sono state avviate le opere necessarie per consentire il ripristino definitivo della condotta del Fiumefreddo”.

Il primo guasto avvenne il 23 ottobre scorso. Sempre una frana aveva causato la rottura della condotta di Fiumefreddo a Calatabiano. L’acqua era tornata il 30, dopo una settimana di intensi lavori. Il 3 novembre aveva ceduto la nuova condotta e i tecnici pensarono di realizzare un bypass a Forza D’Agrò per collegare l’acquedotto di Fiumefreddo con quello dell’Alcantara.

Il 17 l’erogazione riprese, ma il 21 ci fu un altro guasto. Un calvario che sembrava finito il 23 novembre e i cui possibili colpevoli sarebbero stati individuati dalla Procura, che intanto aveva aperto un’inchiesta conoscitiva. Alla vigilia di Capodanno, il 28 dicembre, Messina si svegliò ancora una volta senza acqua (sarà ripristinata solo il 5 gennaio). Ancora interruzioni il 26 gennaio, il 9 febbraio e il 27 aprile scorso.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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