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Catania, tanto pesce e poca igiene: sequestro dei Nas in un deposito

Gamberi e tonno rosso trattati «senza i minimi accorgimenti igienici» in un piccolo deposito vicino al porto

Di Redazione |

CATANIA – Carabinieri del Nas di Catania, in un piccolo deposito del circondario dell’area portuale, oltre alla normale attività di stoccaggio di prodotti ittici surgelati all’origine, hanno scoperto che «si procedeva in modo abusivo e senza i minimi accorgimenti igienici, alla lavorazione di crostacei, prevalentemente gamberi, effettuandone la sgusciatura manuale ed il ricongelamento in confezioni successivamente vendute presumibilmente al mercato nero».

Al momento dell’accesso dei militari dell’Arma, appartenenti al Nas e al Nucleo Operativo Ecologico, era in corso il sezionamento di un imponente esemplare di tonno rosso di cattura recente, in ambiente aperto di pertinenza di un capannone senza i dovuti accorgimenti igienico-sanitari, il quale stava per essere caricato su un’auto per essere successivamente destinato probabilmente alla vendita al dettaglio in città.

Il tonno, del peso di oltre 130 chilogrammi, senza alcuna tracciabilità documentale che ne garantisse l’origine e salubrità, si presentava già in cattivo stato di conservazione considerate le alte temperature raggiunte nella giornata e quindi giudicato pericoloso per la salute dei consumatori da parte dei medici veterinari prontamente intervenuti su richiesta dei carabinieri.

L’intero quantitativo di pesce posto sotto sequestro dai Nas, per un quantitativo di oltre 2 quintali, sarà avviato purtroppo alla distruzione non potendo garantire l’origine e per le condizioni ambientali controindicate in cui è stato rinvenuto.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA