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Pozzallo, sulla Diciotti 509 migranti: «Altri settanta sono annegati»

Di Redazione |

Quattrocento uomini, 71 donne, 36 minorenni maschi e due minorenni femmine. Sono le cifre dei 509 migranti sbarcati dalla notte scorsa nel porto di Pozzallo da nave Diciotti della Guardia costiera. Le operazioni si sono concluse poco dopo le quattro. Tranne i ricoverati e alcuni casi speciali tutti sono stati condotti nel vicino hotspot presente nello stesso porto del Ragusano.

Gli altri dieci prelevati ieri per problemi medici, per la maggior parte per disidratazione, cinque bambini, una bambina, tre donne e un uomo, stanno tutti meglio, compreso quest’ultimo che affetto da bronchite è stato già dimesso dall’ospedale.

A bordo, è stato certificato, c’erano complessivamente 6 donne incinte che sono state trasferite nell’ospedale di Modica. Un uomo con ustioni da idrocarburi è stato ricoverato in un ospedale di Ragusa. Accertati circa 70 casi si scabbia, che vengono curati in un paio di giorni con farmaci specifici. Tra i migranti anche due uomini con cicatrici di ferite da arma da fuoco: uno a un braccio e l’altro a una gamba. C’è anche un uomo con esiti da frattura con fissatore esterno.

Tra le persone sbarcate anche i superstiti salvati da nave Trenton, della marina militare Usa, che sono stati sentiti dalla squadra mobile della Questura di Ragusa. Secondo i primi racconti ci sarebbero oltre 70 dispersi del naufragio del gommone che si è spaccato in due in mare, al largo della Libia. A bordo c’erano oltre 110 persone. Tra le vittime anche lo scafista che sarebbe finito in mare. E’ quanto hanno ricostruito i superstiti soccorsi da nave Preston, della marina militare Usa, e arrivati nella tarda serata di ieri a Pozzalo su nave Diciotti della Guardia Costiera. Alcuni di loro hanno perso dei familiari con i quali viaggiavano.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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