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Nave “Diciotti” con 67 migranti, duro scontro tra Salvini e Toninelli

Di Redazione |

ROMA – Sessantasette migranti salvati ieri dalla italiana Vos Thalassa, un rimorchiatore a servizio delle piattaforme petrolifere, sono stati trasferiti stamattina sulla nave della Guardia costiera “Diciotti”: una operazione che ha sollevato le critiche del ministro dell’interno Salvini, che ha posto il problema al premier Conte, al vicepremier Di Maio e al ministro Toninelli. «La guardia costiera italiana – ha detto il ministro dell’Interno – non può sostituirsi a quella libica, soprattutto se i colleghi africani sono già entrati in azione».  

Ed è duro lo scontro tra lo stesso Salvini e il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli: mentre è ancora incerto per la “Diciotti” il porto d’attracco, Toninelli ha infatti spiegato che «i migranti mettevano in pericolo l’equipaggio» del rimorchiatore italiano, come confermato poi dal rapporto della Guarda Costiera il cui intervento si sarebbe dunque reso necessario. «Non possiamo sostituirci ai libici» è però il punto di vista del responsabile degli Interni, che aggiunge: «Sullo sbarco stiamo ragionando. Se qualcuno ha fatto qualcosa che va contro la legge appena sbarca in Italia finisce in galera e non in un centro di accoglienza». Resta però il fatto che il Viminale che non sta dando indicazioni sul porto d’arrivo dell’imbarcazione della Guardia costiera, e che sempre il Viminale ha puntualizzato che il trasbordo sulla “Diciotti” dei migranti soccorsi dalla Vos Thalassa è stato autorizzato dal comando generale delle capitanerie di porto. 

Intanto il premier Conte ha convocato nel pomeriggio un vertice sul dossier migratorio: saranno presenti i ministri di Interno, Difesa ed Esteri.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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