Cronaca
Ponte di Genova, virale sui social una poesia “figlia” della catastrofe
E’ diventata virale in queste ore sui social una poesia in dialetto genovese sul crollo del Ponte Morandi. L’autore è anonimo. La poesia (con traduzione in italiano), racconta lo sconforto che ha colpito i genovesi dopo la tragedia, poi si sofferma sul loro carattere duro e scontroso, e conclude che da tutte le difficoltà la città è sempre riuscita a venir fuori. Il componimento viene postato in continuazione su Facebook dagli abitanti di Genova, e viene inoltrato a ripetizione su Whatsapp. Di seguito il testo:
Crolla un ponte,/ Crolla una strada,/ Crollano i nervi di chi,/ Consapevolmente,/ Pensa:/ Avrei potuto essere li./ Crolla una città,/ Ora più isolata,/ Crolla la sua economia,/ Fragile ed insicura./ Crolla la fede/ Nel cielo,/ Nel destino,/ Nella vita./ Crollano le braccia/ Di chi sta spalando,/ Crolla, pesante,/ Lo sconforto/ Sulle nostre spalle./ Tutto crolla,/ Tranne noi./ Gente dura,/ Inospitale,/ Musoni e/ Testardi./ Per chi non ci conosce…/ Lavoratori,/ Camalli,/ Portuali,/ Carbonai./ Artigiani,/ Banchieri,/ Capitani e Marinai./ Agricoltori sulle rocce./ Superbi,/ Orgogliosi./ Fieri./ Insiste,/ Inutilmente,/ Il cielo/ Sulla nostra città./ Che da acqua,/ Fango,/ Macerie e/ Bombe,/ Ne è sempre uscita./ E allora che cominci,/ Genova,/ Domani sarai ancor più bella. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA