L'Italia dà due motovedette ai libici e da Mazara crescono i dubbi: «Servono per i migranti o per i nostri pescherecci?»
Si tratta di nave della classe Carrubia, rimesse in sesto e consegnate a Messina
L'Italia dà due navi alla Guardia costiera libica, nell'ambito della cooperazione anti immigrazione e da Mazara del Vallo si apre un fronte di polemica con l'ex sindaco Cristaldi che lancia l'allarme: «Speriamo non siano usate contro i pescherecci mazaresi».
La consegna delle navi è avvenuta a Messina in un accordo per il contrasto dei traffici illegali di migranti, nell’ambito del progetto «Support to integrated Border and Migration Management in Lybia Sibmmil» dell’Unione Europea. La cerimonia è avvenuta all'Arsenale Militare di Messina. Si tratta di due unità navali «Classe Currubia». Sono state consegnate alla delegazione tecnica della Guardia Costiera libica.
Le due imbarcazioni, dopo le operazioni di refitting e rimessa in efficienza da parte delle maestranze dell’Agenzia Industrie Difesa, rientrano nell’intesa tecnica stipulata tra il Ministero dell’Interno -dipartimento della Pubblica Sicurezza - Direzione centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere e l’Agenzia Industrie Difesa.
La cerimonia di consegna delle imbarcazioni, preceduta dalla firma del verbale ufficiale, ha avuto luogo alla presenza dei rappresentanti della Direzione generale della Politica di vicinato e dei negoziati di allargamento della Commissione Europea, della Direzione centrale dell’Immigrazione e Polizia delle Frontiere, delle commissione tecnica libica, dell’Agenzia Industrie Difesa e della Guardia di Finanza.
La polemica
«La consegna da parte del governo italiano di due unità navali Classe Currubia alla delegazione tecnica della Guardia Costiera libica per contrastare i traffici illegali di migranti, nell’ambito del progetto 'Support to integrated Border and Migration Management in Lybia Sibmmil' dell’Unione Europea è una buona notizia anche per evitare altre morti a causa dei naufragi nel Mediterraneo. Siamo sicuri e speriamo di non essere smentiti dai fatti che le due navi non saranno utilizzati da Tripoli per attaccare i nostri pescatori che operano nel canale di Sicilia. Oltre il danno sarebbe una vera beffa essere colpiti dal "fuoco amico"» ha detto ad esempio Nicola Cristaldi, leader del movimento i Futuristi e a già sindaco di Mazara del Vallo, la città con una delle più grandi flotte pescherecce nel Mediterraneo.