I "costi accessori" che quintuplicano le tariffe degli aerei, l'ira di Schifani: «Basta con la lobby dei voli»
Il presidente della Regione contro le compagnia low cost: «Sistema paese sottoposto a un ricatto»
Su un totale oggi di circa 450 movimenti aerei in partenza, risultano una cinquantina, al momento, i voli cancellati, quasi esclusivamente su rotte interne o europee, dall'operativo all'aeroporto di Fiumicino a causa della serie di agitazioni che interessano, dalle 14 alle 18, il trasporto aereo. Oltre allo sciopero proclamato da alcune sigle sindacali dei controllori di volo, incrociano le braccia anche i lavoratori delle compagnie low cost, come i piloti ed assistenti di volo di Ryanair, Malta Air e della società CrewLink, di Easy Jet Volotea, accanto all'agitazione, proclamata da Cub Trasporti ed Usb, nel comparto del trasporto aereo e dell'indotto. I voli cancellati sono stati o vengono riprogrammati. ANSA/TELENEWS
«Nei primi sei mesi del 2023 le tariffe dei voli in Italia sono salite del 50%. Talvolta i prezzi delle compagnie low cost sono addirittura superiori rispetto a quelli dei voli di linea.
Da un’indagine di Altroconsumo risulta che i costi accessori possono far aumentare il prezzo iniziale del biglietto anche del 545%.
Ormai non è più solo un problema per le rotte da e per la Sicilia, ma è l’intero sistema paese ad essere sotto il ricatto di una vera e propria “lobby dei voli”, che specula sulla pelle degli italiani.La nostra battaglia continua senza se e senza ma. I cittadini prima di tutto». Lo ha scritto in un post sui social il presidente della Regione Renato Schifani che sulla questione delle tariffe dei voli si sta impegnando personalmente.
Il riferimento del presidente Schifani è ad una indagine di Altroconsumo pubblicata nei giorni scorsi che ha analizzato le tariffe delle compagnie low cost.
«In realtà – scrive Altroconsumo sul suo sito - il prezzo in bella mostra è solo il costo del volo più una piccola borsa e qualunque servizio aggiuntivo che verrà selezionato - come un trolley da portare in cabina o la scelta del posto - avrà un costo in più, che si scoprirà solo addentrandosi nel processo di acquisto; e questo rende molto difficile il confronto tra compagnie per cercare l’opzione più conveniente. Con le “low cost”, dunque, il prezzo finale che si andrà a pagare sarà ben più alto di quello pubblicizzato». E secondo Altroconsumo quel ben più alto significa anche del 545%, cinque volte più di quello iniziale. Con Wizz Air secondo Altroconsumo il prezzo iniziale era di 14,99 euro, ma poi tra scelta del posto, un trolley in cabina e un bagaglio in stiva, il prezzo finale è lievitato a 81,75 euro. In pratica, i costi extra erano più di quattro volte tanto il prezzo iniziale.