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Catania e l’insostenibile pesantezza dei costi dell’impianto di discarica

Di Cesare La Marca |

CATANIA – Numeri insostenibili, che ormai da anni si aggravano e si aggiungono a tutti gli altri, costringendo il Comune all’ennesimo equilibrismo sul filo del dissesto, per tenere almeno per il momento sotto controllo anche questa emergenza, quella della discarica di Grotte San Giorgio. Un impianto, quello della Sicula Trasporti in territorio di Lentini, che al Comune (e ai catanesi, o almeno a quel cinquanta per cento di catanesi in regola con la Tari) costa un patrimonio, e non potrebbe essere altrimenti, in una città che differenzia poco e male, che “sporca” gran parte di quello che dovrebbe recuperare e che secondo gli ultimi dati salva dalla discarica poco più del sette per cento delle oltre 600 tonnellate di rifiuti prodotti ogni giorno, smaltendoli dunque nel modo più insostenibile dal punto di vista economico e ambientale.

Ed è anche inevitabile che il privato, al di là dell’Amministrazione di turno – che in questo caso ha ereditato anche questa patata bollente – torni a chiedere il saldo dei propri crediti, per continuare a garantire un servizio che piaccia o no è al momento indispensabile per scongiurare l’emergenza, ed anche questo impone al più presto un ciclo dei rifiuti più sostenibile e meno “schiavo” della discarica.

«Abbiamo avuto venerdì scorso un incontro con i dirigenti della Sicula Trasporti che ci avevano già comunicato tramite posta certificata la sospensione del servizio a partire da oggi – dice l’assessore all’Ecologia Fabio Cantarella – e devo dire che ha prevalso il senso di responsabilità che ha permesso di scongiurare l’emergenza. Stiamo ragionando su un piano di graduale rientro di un debito che per il Comune ha superato negli anni i 12 milioni, a questo proposito saranno decisivi i prossimi giorni, e il viaggio che il sindaco Pogliese e l’assessore al Bilancio Bonaccorsi faranno domani a Roma per capire su quale sostegno potremo contare da parte del governo. C’è dunque un ulteriore margine, da parte nostra abbiamo saldato ai gestori della discarica la mensilità di luglio, ma è chiaro che per un piano di rientro serve tempo, ed altrettanto chiaro che in questi termini la situazione è insostenibile, e a partire dall’appalto ponte che avrà inizio il prossimo lunedì 17 con l’impresa Dusty bisognerà puntare in ogni modo a incrementare la differenziata, per cominciare a invertire la tendenza». 

A quanto ammonta il costo mensile della discarica? «E’ una cifra davvero elevata, intorno a 1,4 milioni di euro, che nel tempo ha messo il Comune in questa situazione».

La questione discarica si inquadra in una fase che da qui a fine anno sarà cruciale affinché la città possa davvero voltare pagina, tra l’appalto ponte che prenderà il via a metà settembre (il servizio sarà svolto dall’impresa Dusty nell’intera area urbana), e il mega appalto settennale che il Comune conta di aggiudicare dopo le precedenti quattro gare andate deserte.

L’ora X per l’avvio del nuovo servizio, per la durata di poco più di quattro mesi (prorogabili) scatterà dunque il prossimo lunedì 17 settembre. «Abbiamo già effettuato una serie di sopralluoghi con i tecnici dell’impresa – aggiunge Cantarella – ci sono delle criticità nell’area dei cassonetti e del porta a porta, e ci sono anche delle infrazioni ripetute da parte dei cittadini che non potremo più consentire. Col nuovo servizio, parte del nostro personale attualmente impegnato nel porta a porta nella zona centrale potrà essere impiegato per intensificare i controlli, ci sarà una fase di comunicazione e tra pochi giorni una conferenza stampa in cui il sindaco Pogliese illustrerà tutte le novità chiedendo la collaborazione dei catanesi, i quali però dovranno anche rispettare le regole, molto più di prima».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA