Taormina, nuova puntata dello scontro tra De Luca e Angelo Duro: il sindaco rimuove il furgone del merchandising, il comico capovolge i manifesti
A poche ore dallo spettacolo al Teatro antico continua la polemica: e il primo cittadino non esclude un blitz durante lo show
Angelo Duro a “testa in giù”. Il comico palermitano sta sicuramente lasciando il “segno” a Taormina. Tra poche ore sarà protagonista sul palco del Teatro Antico con il suo spettacolo “Sono Cambiato”. Da ieri è in corso uno “scontro” (in realtà a senso unico) tra lui e il sindaco Cateno De Luca.
Nelle “puntate precedenti” il comico palermitano aveva disegnato simboli fallici sui propri manifesti, ricevendo una multa dalla Polizia Locale di Taormina. Adesso la “nuova puntata” si sta svolgendo in questi minuti, proprio davanti al Teatro Antico. Il sindaco De Luca, ha fatto rimuovere il furgoncino con il merchandising di Duro. «Nonostante avevamo diramato l’avviso della revoca dell’occupazione del suolo pubblico – ha spiegato il sindaco – il furgone si era regolarmente presentato». Per questo motivo è stato mandato via. Il sindaco, tramite i suoi canali social, ha avvisato Duro per stasera «di evitare di nominarmi considerato che ieri non si è presentato al Palazzo Municipale per un pubblico contraddittorio». Ed ha aggiunto che «non escluso che stasera possa far un blitz per verificare che tutto si svolga nel rispetto della decenza».
Il sindaco di Taormina – durante una sua diretta – aveva scritto «Vediamo il signor Angelo Duro quanto ce l’ha Duro…». In realtà, il comico palermitano non ha mai risposto al primo cittadino taorminese e probabilmente – conoscendo il suo essere scontroso, irriverente e polemico – non risponderà mai. Adesso, però, intorno al Teatro Antico di Taormina sono “spuntati” i manifesti di Angelo Duro, tutti capovolti a testa in giù. Probabilmente una protesta muta?
Quattro sassi
Tra l’altro – in una intervista pubblicata sul nostro quotidiano di oggi – Duro ha definito il Teatro Antico di Taormina come “quattro sassi”. Esattamente ha detto che «a scuola, il professore d’italiano, mi ha rotto i coglioni coi teatri e le tragedie dei greci. Voleva che studiassi ste cose, vi rendete conto? Io le trovavo noiose. Gli dicevo: “Che è sto schifo?” Oggi, a distanza di anni, vedendo tutte le cazzate che ci sono, tra cinema, musica e teatro, ho fatto un passo indietro. Molto meglio i greci. Cazzo, se erano meglio. Glielo direi pure al mio professore, se ancora fosse in vita. “Professore, aveva ragione. Molto meglio quello schifo che voleva farmi studiare, piuttosto di sta merda di oggi”. Quindi, quest’estate, quando ho deciso di fare un tour e venire in Sicilia, ho detto, vado a Taormina. Per dare un po' di dignità a quel teatro. Che poi teatro, ma quale teatro. Sono quattro pietre ormai, e me lo chiamano pure teatro. Sti scemi. Sono quattro sassi. E pensando a quello che mi diceva il professore, che sono una persona cinica, come i filosofi greci, sui manifesti ho scritto: “Finalmente a Taormina torna la vera tragedia”».
Chissà se questi “quattro sassi” diventeranno una nuova “puntata” tra Duro e De Luca.