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Energia in Sicilia, boom di consumi ma anche il prezzo zonale s’impenna

Di Michele Guccione |

PALERMO – Lo scorso mese di luglio al Sud i consumi di energia sono notevolmente calati rispetto a luglio 2017 (-1,9% al Sud e -0,8% nelle Isole), ma la Sicilia è stata l’unica regione dell’area in controtendenza. Infatti, secondo il rapporto mensile di Terna, la società che gestisce il trasporto dell’energia, nella nostra Isola i fabbisogni delle utenze sono aumentati da 1.882 a 1.898 GWh (+0,9). Considerato che la vecchia rete regionale ancora non consente di assorbire tutta la produzione da fonti rinnovabili, è stato ancora una volta il Continente a “pompare” elettricità verso la Sicilia per garantire la copertura dei picchi di domanda, attraverso il cavidotto sottomarino Sorgente-Rizziconi, che è arrivato a spostare dalla Calabria verso l’Isola fino a 2,2 TWh rispetto alla media solita di 1,8.

L’energia in più richiesta in tutto il Paese, la maggior parte al Nord e al Centro, è arrivata dall’estero, con importazioni che sono aumentate del 19,2%, anche a causa del calo della produzione di energia nazionale da centrali termiche. Tutto ciò, però, ha fatto aumentare a dismisura il prezzo zonale dell’energia arrivata in Sicilia. A luglio, infatti, mentre il prezzo unico nazionale è stato di 62,7 euro a MWh stabile in quasi tutto il Paese, in Sicilia lo stesso indice è schizzato su di circa 17 euro, a 79,6 euro.

Fenomeni che vengono spiegati dall’analisi di Mario Pagliaro, primo ricercatore del Cnr e coordinatore del Polo solare della Sicilia: «I dati relativi ai consumi e alla produzione di elettricità a luglio in Italia confermano la perdurante recessione economica del Meridione, con una diminuzione del 3,4% dei consumi in Campania, Puglia, Calabria e Basilicata. Aumentano dello 0,9% in Sicilia, essenzialmente a causa del boom del turismo e dei relativi consumi per il raffrescamento».

L’esperto osserva in proposito che «luglio è il mese della massima domanda di elettricità nel corso dell’intero anno solare: l’incremento nazionale complessivo dei consumi dell’1,3% è dovuto al giorno lavorativo in più». E ancora, «quanto alla produzione, continua lo sconvolgimento del settore elettrico in Italia. Nonostante il lieve incremento dei consumi, infatti, continua a ridursi anche a luglio la produzione da fonte termica, che scende di quasi il 5% (-4,8%), mentre aumenta quasi del 14% la produzione idroelettrica a fronte di lievi diminuzioni per fotovoltaico (-2,2%) ed eolico (-2,5%)».

Ed ecco, infine, una scoperta inattesa contenuta nello studio del Cnr condotto dallo stesso Pagliaro e da Francesco Meneguzzo: «È un altro il dato che conferma una nostra recente scoperta – dice Pagliaro – che lega il profilo della produzione e importazione elettrica in Italia al boom delle fonti rinnovabili in Germania: ed è, cioè, quello relativo alle importazioni di elettricità dall’estero, che registrano un autentico boom. Pubblicheremo fra pochi giorni i risultati della nostra analisi. Nelle more c’è un consiglio che mi sento di dare a famiglie e aziende che stanno solarizzando o hanno già solarizzato i loro edifici: ed è quello di dotare i loro impianti fotovoltaici degli accumulatori al litio, ormai largamente accessibili dal punto di vista economico».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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