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Sanità, per l’emergenza d’urgenza ora in Sicilia il “modello lombardo”

Di Redazione |

PALERMO – «Anche in Sicilia come in Lombardia nascerà l’Agenzia regionale per l’emergenza-urgenza e la Seus non sarà liquidata ma si occuperà di altro». Lo ha annunciato il presidente della Regione Nello Musumeci che ha siglato a Palazzo d’Orleans con il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, l’intesa per portare nell’Isola il modello lombardo di gestione dell’emergenza d’urgenza. L’accordo, stato siglato alla presenza degli assessori alla Sanità delle due Regioni, Gallera e Razza, durerà due anni con possibilità di estensione e riguardano l’ambito sanitario e tecnico, per la riorganizzazione del sistema dell’emergenza-urgenza in Sicilia, sul modello dell’Areu lombarda.

La scelta avviene dopo la nomina dei nuovi vertici della Seus, la partecipata regionale che si occupa delle emergenze e delle urgenze sanitarie nell’Isola. La scorsa settimana, infatti, è stato scelto Davide Croce, direttore del Centro di ricerca in management sanitaria dell’Università Carlo Cattaneo di Milano quale presidente della Seus.

«La collaborazione tra istituzioni è doverosa quando si tratta di migliorare e potenziare l’efficienza dei servizi ai cittadini, poi se si tratta di sanità la questione diventa ancora più importante – ha detto il presidente Nello Musumeci – in materia di emergenza sanitaria la Lombardia è leader nel Paese, per questa ragione abbiamo avviato la collaborazione con il presidente Fontana».

«Con la firma di questo protocollo – ha quindi evidenziato il governatore siciliano – oggi si avvia uno scambio di esperienze che ci consentirà di rendere efficiente l’emergenza e la urgenza nella sanità siciliana, migliorando la rete di elisoccorso, potenziando il numero delle elisuperfici e quindi dotando il territorio di quelle infrastrutture che diventano essenziali perché l’emergenza possa diventare concreta e non restare solo un miraggio». «C’è una esperienza positiva in Lombardia che è quella della sanità – ha aggiunto Musumeci – con il presidente Fontana abbiamo concordato di mettere assieme le nostre risorse umane per migliorare i servizi. Se noi dovessimo andare in Lombardia parleremmo di sismologia, tutela del territorio, scienze vulcaniche, le nostre competenze legate al nostro territorio e potremmo dare qualche contributo, mentre in materia di emergenza sanitaria la Lombardia è diventata una eccellenza. Più tardi – ha annunciato Musumeci – la firma del protocollo tecnico fra i due assessori e subito dopo si passerà ad elaborare la programmazione, mentre lavoreremo per la costituzione dell’Agenzia regionale per l’emergenza urgenza che sarà alternativa alla Seus che continuerà a vivere. La nostra agenzia – ha proseguito Musumeci – avrà la possibilità di definire il proprio regolamento interno non appena il Parlamento avrà votato la norma, crediamo ragionevolmente entro il 2018».

«La preoccupazione dei sindacati – ha sostenuto il presidente della Regione Siciliana – è infondata perché saranno garantiti i livelli occupazionali, uno dei nostri primi obiettivi, anzi noi puntiamo a riqualificare il personale perché, come è noto, molti dei dipendenti della Seus non sono stati assunti attraverso selezione rigorosa, quindi – ha concluso Musumeci – è importante che vengano sottoposti a corsi di formazione perché ognuno possa dare il meglio di se stesso».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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