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Pensioni di cittadinanza, “ossigeno” per 1,3 milioni di siciliani in affanno

Di Michele Guccione |

PALERMO – Nell’attuazione della “pensione di cittadinanza”, il governo gialloverde avrà un gran da fare in Sicilia per livellare le pensioni al minimo alla nuova asticella che sarà fissata dalla manovra finanziaria. Col rischio di “andare in palazzo”. Infatti, secondo il monitoraggio dei flussi di pensionamento pubblicato ieri dall’Inps aggiornato a fine settembre scorso, in Sicilia attualmente l’Inps eroga un milione e 306mila 233 assegni mensili, di importo medio assai basso, cioè 670,87 euro.

La base di partenza, quindi, è esageratamente al ribasso e per assicurare la copertura finanziaria promessa occorre uno stanziamento “monstre”. Vista così, sembrerebbe di dovere aggiungere 200 euro a 1,3 milioni di pensioni: “basterebbero”, quindi, poco più di 200 milioni di euro al mese, pari a 2,5 miliardi l’anno solo per la Sicilia. Ma non è così. È peggio.Infatti, per avere un quadro più preciso e accorgersi che il fabbisogno rischia di essere di gran lunga superiore bisogna scendere nel dettaglio delle varie categorie di pensioni in essere. Per scoprire, così, che esistono 139.811 assegni sociali da 413,80 euro e 329.249 invalidi civili che campano con 418,17 euro al mese.

Soffermandosi poi sulle singole gestioni previdenziali, si trovano non poche sorprese. Ad esempio, i 6.660 pensionati parasubordinati incassano una “ricca” media di 136,75 euro al mese, e fra questi ve ne sono 5.998 di anzianità che percepiscono 142,15 euro; 38 di invalidità per 261,59 euro e 624 ai superstiti per 77,25 euro al mese!

Se la passano un po’ meglio i lavoratori autonomi, ai quali sono state finora riconosciute 237.349 pensioni da 625,85 euro in media. All’interno della categoria, però, ci sono gli alti e i bassi: si va dai 719,38 euro percepiti da 147.076 titolari di pensione di vecchiaia, ai 526,92 euro per 23.308 invalidi fino a scendere a 453,77 euro per 66.965 assegni ai superstiti.

Nel lavoro dipendente i valori sono nella media e, quindi, qui la pensione di cittadinanza sarà poco applicata. La situazione vede 556.727 titolari con una media mensile di 855,20 euro. Non è una pacchia, ma è al livello del tetto che il governo considera come la soglia sopra la povertà. All’interno del blocco troviamo 291.326 pensioni di vecchiaia da 1.088,21 euro, poi 67.764 assegni di invalidità da 640,29 euro e ben 197.637 superstiti che percepiscono 585,40 euro in media mensile.

Se la passano meglio i 32.470 iscritti ai fondi sostitutivi, che hanno diritto ad un vitalizio pari a 1.560,26 euro; e i 2.058 pensionati dei fondi integrativi, che hanno diritto ad una quota pari a 1.407,26 euro. Nelle altre gestioni si trovano 1.909 pensionati siciliani che incassano 863,24 euro.

Insomma, non occorre essere dei tecnici per rendersi conto che l’Inps in Sicilia supplisce alle istituzioni e garantisce la sopravvivenza a quasi un milione di persone. E che per portare pensioni così basse ai livelli promessi, forse per la sola Sicilia occorre metà di quanto stanziato nella manovra per questa voce.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA