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Danni da alluvioni, Di Maio in Sicilia «Dichiareremo stato di emergenza»

Di Redazione |

PATERNO’ – «Nella legge di bilancio ci sono 5 miliardi per gli investimenti, tra cui anche quelli che riguardano le ristrutturazioni antisismiche. I soldi ci sono e, come ho promesso ai sindaci quando ci siamo visti a Roma, non è una questione di fondi, ma di quantificare per bene tutti i danni e metterci al lavoro per risarcire quelle che sono le amministrazioni che sono state colpite dal sisma». Lo ha affermato il vicepremier Luigi Di Maio a Paternò (Catania) assieme al capo dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, per un sopralluogo nei paesi del Catanese, dell’Ennese e del Siracusano colpiti dal terremoto e dall’alluvione delle scorse settimane.

Gli interventi, ha detto il vicepremier, vanno fatti a partire dalla «messa a norma degli edifici, in modo tale che i terremoti non danneggino più soprattutto quelli pubblici e le scuole dei nostri figli». Anche sull’edilizia privata, ha detto Di Maio, «bisogna fare una stima dettagliata». «Lavoreremo giorno e notte – ha detto – questo lo assicuro a tutti i cittadini, per ritornare alla normalità».

«Siamo qui per far visita ai sindaci e ai cittadini dei comuni colpiti dai terremoti e dall’alluvione degli scorsi giorni – ha spiegato Di Maio – i tempi devono essere veloci». Il vicepremier ha «ringraziato la presenza della Protezione civile nazionale», col capo dipartimento Angelo Borrelli. «Questi sono giorni – ha osservato – in cui quantificheremo in modo dettagliato i danni ed è chiaro che si parte da scuole ed edifici fondamentali per la comunità. Si portano avanti tutte quelle iniziative che servono a risarcire, ricostruire e ridare agibilità agli edifici».

Successivamente, raggiunta Biancavilla (Catania), il centro più colpito dal terremoto dello scorso 6 ottobre, il vicepremier ha sottolineato: «La nostra priorità, in questo momento, sono le scuole: interverremo e anche qui a Biancavilla stiamo verificando lo stato delle cose». Un sopralluogo alla scuola Guglielmo Marconi, fortemente danneggiato dal sisma, è stato compiuto da Di Maio e dal capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, assieme al sindaco Antonio Bonanno, al sindaco della Città Metropolitana, Salvo Pogliese, e al vice presidente dell’Ars, Giancarlo Cancellieri.

«Accogliamo la disponibilità del governo nazionale e del vicepremier, così come c’era già stato prospettato nella visita a Palazzo Chigi di lunedì scorso – afferma il primo cittadino di Biancavilla, Antonio Bonanno – non c’è un solo istante da perdere. I nostri figli devono tornare alla regolarità il prima possibile».

Giunto poi a Piazza Armerina, uno dei centri più colpiti invece dal maltempo, Di Maio ha dato l’annuncio più atteso: «Dichiareremo – ha detto – stato di emergenza nelle zone colpite dall’alluvione» nella Sicilia orientale. E a una signora che chiedeva l’intervento dello Stato, il ministro ha risposto: «Daremo il massimo supporto al sindaco e a tutti quelli che devono occuparsi della questione».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA