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Domani l’ultimo saluto al pediatra morto, la Sicilia in lutto per il suo eroe silenzioso

Di Redazione |

PALERMO – Ha percorso otto chilometri sballottato sulle rocce, subendo la caduta di massi, rimanendo anche impigliato tra i rami che la forza della piena del torrente Frattina portava a valle partendo da sotto il ponte del Drago, a poche centinaia di metri dal bivio della statale 118 per la provinciale 96, il corpo del medico Giuseppe Liotta, 40 anni, scomparso sabato scorso durante il nubifragio nel Palermitano e il cui cadavere è stato ritrovato ieri dopo ricerche che per giorni hanno impegnato 116 persone. E la sua morte, la morte di un eroe silenzioso che ha perso la vita per il suo senso del dovere, per il volere andare a tutti i costi – e che costi, alla fine – al lavoro, e sebbene visto il maltempo gli fosse sconsigliato di farlo, ha commosso molti e non solo in Sicilia. «Voglio vederlo, devo vederlo anche se il suo corpo è straziato», ha urlato la moglie appreso del ritrovamento del cadavere del pediatra. E molti domani lo omaggeranno ai funerali.

Le esequie del medico si svolgeranno appunto domani alle 10.30 mentre già oggi – dopo l’autopsia eseguita nell’istituto di medicina legale dell’ospedale Policlinico – la salma è stata portata nel salone parrocchiale della chiesa di San Vincenzo, in via dei Quartieri, a Palermo. Qui verrà allestita la camera ardente. I funerali domani nella chiesa di Mater Ecclesiae in piazza San Marino, in viale Francia, e il sindaco Leoluca Orlando ha disposto l’esposizione di bandiere a mezz’asta in segno di lutto, in tutte le sedi comunali.

L’autopsia ha accertato la morte per annegamento e lesioni sul corpo compatibili con gli urti contro le rocce nella zona del torrente Frattina. La procura di Termini Imerese ha aperto un’indagine. Il fascicolo è a carico di ignoti.    COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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