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Lo shaboo prende piede anche in Sicilia: cos'è la droga degli zombie gestita dalla "mafia gialla"

Anche nell'isola da qualche tempo si parla di questo tipo di sostanza stupefacente che arriva da lontano e che viene venduta anche sul dark web

Laura Distefano

21 Gennaio 2024, 09:38

Droghe sintetiche

Droghe sintetiche

Esterno 1. Tra le dune rosse e le sterpaglie del deserto del New Messico si nota del fumo provenire da un camper. Interno 2. Tra ampolle e pentole si producono cristalli trasparenti . È una cucina di metanfetamine. A “cucinare” ci sono un prof di Chimica e un ragazzo squinternato. Titoli di coda. La scena è tratta dalla famosissima serie Breaking Bad. Ma purtroppo fiction e realtà molte volte si sovrappongono. I trafficanti di droghe sintetiche hanno trovato spazi nel mercato illecito dei narcotici anche in Sicilia. Dopo l’allarme ecstasy di qualche decennio fa, che magari si ripresenta in modo meno plateale nei mesi estivi nelle feste in discoteca, si torna a discutere della diffusione di sostanze chimiche dagli effetti potentissimi e devastanti.

Cos'è lo shaboo

Nell’isola da qualche tempo si parla di shaboo, la droga dei filippini. O definita ice o cristal meth per la sua trasparenza. È anche inodore: un fattore che rende particolarmente difficile agli investigatori della Narcotici poterla individuare durante i vari trasporti, sia tramite corrieri postali che anche nascosta in valigia. E quindi supera facilmente le “frontiere”. Lo shaboo è ritenuta una delle più potenti droghe sintetiche in circolazione in Europa. Si tratta di metanfetamina allo stato puro, cristalli di D-metanfetamina cloridrato per essere precisi. Può essere fumata o iniettata: ha effetti diversi a seconda delle vie di assunzione. Le conseguenze sono devastanti. Qualche anno fa uscì un reportage fotografico con il “prima” e il “dopo” l’assunzione: le facce dei tossici erano irriconoscibili. Non a caso è chiamata la droga degli zombie. In Italia c’è stato anche un caso di morte per shaboo che risale al 2010: un ragazzo di 19 anni ha perso la vita fuori da un locale bolognese dopo aver ingoiato un mix micidiale di questa droga sintetica e di ketamina.

Il sequestro nel Catanese

Il sequestro siciliano più consistente di shaboo è avvenuto poche settimane fa nel Catanese. Precisamente il 17 dicembre scorso a Motta Sant’Anastasia, un piccolo borgo medievale ai piedi dell’Etna. I carabinieri hanno arrestato tre cinesi e sequestrato mezzo chilo di shaboo.
Dalle indagini degli ultimi anni è emerso come le sostanze stupefacenti di natura sintetica e chimica sono commercializzate attraverso i siti web. E solitamente nel mondo invisibile del dark-web. Da questo si deduce che le consegne avvengono - come qualsiasi acquisto online - tramite pacco. E uno è stato recapitato in una casa a Noto, nel Siracusano lo scorso luglio. La polizia ha “intercettato” l’ordine e arrestato due 36enni, uno slovacco e un rumeno. I due si erano fatti arrivare la droga Gbl dall'Olanda, ma nella loro abitazione gli agenti hanno trovato anche shaboo e un bilancino di precisione. I due flaconi contenenti 250 ml di Gbl ciascuno erano ancora confezionati all’interno di un pacco consegnato da poco. Continuando la perquisizione hanno trovato la metanfetamina cloridrata dal peso di 3,90 grammi.

Un’altra piccola centrale dello spaccio è stata scoperta dai carabinieri di Messina, nel quartiere Giostra, un anno fa. In quel caso i carabinieri hanno arrestato un 63enne filippino per spaccio di sostanze stupefacenti. Nel suo appartamento sono stati trovati 30 grammi di shaboo e la somma di 3000 euro.
L’affare criminale è in mano ai cinesi, o comunque a persone originarie dall’Asia. E da lì che proviene.

Il supporto di un pentito

Questa droga, sintetizzata per la prima volta in Giappone nel 1893, è molto diffusa tra Filippine e Thailandia. A certificare che i traffici di shaboo sono prevalentemente gestiti dalla criminalità cinese è un’operazione di due anni fa coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma che avendo a disposizione le parole di un “pentito” riuscì a sgominare un’organizzazione composta da cinesi che operava tra Lazio, Toscana e Grecia. Già da dieci anni lo shaboo è facilmente reperibile nella chinatown di Milano.

La vendita sul deepweb

L’ultima relazione disponibile del Direzione centrale per i servizi antidroga del Viminale è quella presentata l’anno scorso con i report riferiti al 2022. Da quei dati è emerso che in Sicilia sono state sequestrate due anni fa «22 dosi a fronte delle oltre 2000 del 2021». Ma per avere un quadro completo del fenomeno della diffusione delle droghe sintetiche, mettendo sempre l’accento sul fatto che molte sostanze come lo shaboo sono vendute su piattaforme crittografate - come il deepweb - ed essendo inodore riescono a bypassare i sistemi di sicurezza, come quelle dei cani antidroga, predisposti in aeroporti, porti e stazioni, bisogna guardarlo a livello nazionale. Nella relazione è riportato che «nel 2022, in Italia, i sequestri di droghe sintetiche hanno fatto registrare un decremento del 33,18%, per quanto concerne le partite in dosi e del 25,41% per quelle rinvenute in polvere». L’Antidroga ha messo in luce «anche i sequestri in millilitri pari a 38.207, di cui 37.527 ml di Gbl e 680 ml di Ghb».Passiamo ai risultati operativi nel 2022: «Le operazioni dirette al contrasto delle droghe sintetiche sono state 285 e le persone denunciate 322, di cui 238 tratti in arresto, mentre i sequestri ammontano a 10.530 dosi e a 102,95 chili».Anche i dati hanno confermato il fatto che si tratta di affari illeciti gestiti da asiatici. «I denunciati» per la maggior parte sono di «nazionalità straniera». I 113 spacciatori arrestati sono di nazionalità «filippina, cinese, nigeriana, senegalese e rumena».Ancora una volta la relazione ha riscontrato il fatto che le droghe sintetiche viaggiano tramite corriere. «Le droghe sintetiche sequestrate nel corso delle operazioni antidroga sono state rinvenute nella maggior parte dei casi occultate sulla persona (107), all’interno di pacchi o lettere postali (97), nelle abitazioni (86)», scrivono gli analisti dell’Antidroga.
Lo shaboo è un tipo di sostanza a cristalli, e rientra nella categoria delle pasticche. Ma ci sono droghe chimiche anche in polvere. Per questa tipologia il mercato nigeriano è risultato «nel 2022» - per la provenienza - al primo posto seguito da quello olandese. Per i sequestri in dosi, invece sono stati «la Nigeria, la Germania e l’Olanda». La produzione dello shaboo avviene ormai direttamente in Europa. Gli investigatori siciliani stanno verificando se ci sono “cucine” anche nelle nostre città. E se c’è stato l’avvallo delle mafie autoctone.