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L’aggressore di Caruso scrive una lettera: «Chiedo scusa, voglio stringerti la mano»

Di Redazione |

PALERMO «Non avrò pace fino a quando non ti stringerò la mano». Antonio Cannata scrive una lettera a Giovanni Caruso, titolare di un pub nel quartiere Borgo Vecchio di Palermo, picchiato la scorsa domenica a tarda notte per avere tentato di prendersi cura della fidanzata di Cannata, che piangeva in strada, offrendole una sigaretta.

«Chiedo scusa a Giovanni Caruso e a tutta la città per il gesto che ho compiuto», ha scritto nella missiva affidata al suo legale Giuseppe Di Stefano. La busta contiene anche un assegno di 2.500 euro, a titolo di provvisorio risarcimento per il titolare del pub.

«Cannata in questo periodo ha vissuto un forte stress per le condizioni del padre ricoverato in gravissime condizioni – spiega l’avvocato – per un incidente domestico». Solo grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza i carabinieri del nucleo investigativo sono riusciti a risalire alla donna e a Cannata, titolare di un’attività che rifornisce i panifici. Gli investigatori avevano diffuso il video del pestaggio. La vittima in passato ha denunciato il pizzo e in un primo momento si pensava che l’aggressione fosse legata alla sua attività contro il racket. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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