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Default Catania, boccata d’ossigeno per i comunali: arrivano 9 milioni…

Di Giuseppe Bonaccorsi |

CATANIA – Stipendi comunali, qualcosa si muove e forse difficilmente entro la fine del mese, ma verosimilmente nella prima decade di dicembre potrebbe finalmente arrivare il primo pagamento, cioè il mese di ottobre. Da quello che trapela dalla Regione sembra che il governo Musumeci abbia deliberato in Giunta lo stanziamento di 9 milioni a fondo perduto per sostenere Catania, più lo stanziamento di altri 20 milioni di anticipazioni per il 2019 da inserire nelle variazioni di Bilancio entro la fine di novembre. La norma per lo stanziamento dei 9 milioni sarebbe dovuta passare ieri all’Ars, ma su questo passaggio al momento non si hanno notizie.

Complessivamente a sostegno del Comune di Catania dovrebbero arrivare una trentina di milioni che permetteranno all’amministrazione Pogliese quantomeno di cominciare a tamponare la gravissima crisi di liquidità in cui si trova il Comune da ormai diverse settimane. E’ chiaro, però, che questi passaggi devono procedere attraverso tempi tecnici e, quindi, prima della metà del mese di dicembre la situazione di casconsa potrebbe restare difficile, ma è necessario aggiungere che sia l’amministrazione che il governo Musumeci stanno accelerando le procedure per venire incontro alle esigenze della seconda città dell’Isola e dei suoi lavoratori, compresi quelli delle società partecipate e delle cooperative sociali.

Contemporaneamente allo stanziamento regionale, la Giunta Poglise, riunitasi ieri, ha approvato il conto consuntivo 2017 che finora aveva impedito di sbloccare gli ultimi 30 milioni di fondo di solidarietà atteso dallo Stato. L’approvazione in Giunta permette adesso all’assessore al Bilancio, Roberto Bonaccorsi e alla Ragioneria generale di richiedere urgentemente allo Stato lo stanziamento dei fondi residui sulla somma complessiva, visto e considerato che una cinquantina di milioni sono già stati utilizzati dall’ex amministrazione Bianco poco tempo prima delle elezioni che poi hanno decretato la vittoria del centrodestra con Pogliese. Ma all’insediamento di quest’ultimo, a luglio, in cassa c’erano soltanto 4 milioni.

Va detto, per correttezza di informazione che a tutt’oggi, nonostante le rassicurazioni che da agosto scorso sino a pochi giorni fa sono arrivate dai vicepremier Salvini e Di Maio e dal sottosegretario Candiani, oltre le belle parole di sostegno dal governo centrale non è arrivato nulla. Ma da quello che è emerso sarebbe stato difficile far digerire, ad esempio, agli abitanti del Veneto un secondo “paracadute” per Catania (dopo i 140 milioni del periodo di Stancanelli) a causa di guai finanziari non risolti dalle precedenti amministrazioni.

Adesso con l’avvio delle procedure sarà più semplice rimettere il sesto le casse e preparasi anche alla dichiarazione ufficiale di dissesto che arriverà dal Consiglio non oltre il 16 dicembre. Il resto e storia conosciuta. Il ministero degli Interni darà mandato alla Prefettura di nominare una commissione liquidatrice che prenderà in mano la massa passiva e avvierà le procedure per una transazione.

A quel punto l’amministrazione attuale sarà chiamata a una rigorosa rivisitazione delle spese e a una severa lotta all’evasione fiscale che solo per la Tari ammonta a quasi il 50%.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA