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Il “caso” Banca Popolare dell’Etna, in tredici a giudizio per aggiotaggio

Di Redazione |

CATANIA – Il Gip di Catania, accogliendo la richiesta della locale Procura, ha rinviato a giudizio tredici persone per aggiotaggio e ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza nell’ambito dell’inchiesta sulla Banca Popolare dell’Etna, società cooperativa con sede a Bronte, in amministrazione straordinaria dall’aprile 2014 al novembre 2015 e poi cessata a seguito della fusione per incorporazione con Igea Finanziaria Spa. Sono i nove ex componenti gli organismi aziendali dell’istituto di credito, l’ex direttore generale e tre ex componenti il collegio sindacale.

Le ispezioni disposte dalla Banca d’Italia hanno evidenziato la «progressiva compromissione degli equilibri tecnici aziendali nonché le gravi carenze nella governance». Le indagini di militari del Nucleo di Polizia economico finanziaria di Catania hanno consentito alla Procura di contestare «una serie di episodi di gravi irregolarità nell’amministrazione e di gravi violazioni normative»

Le persone rinviate a giudizio sono: gli ex componenti del Cda della banca Filippo Azzia, Emilio Monfrini, Carmelo Schilirò, Piero Portale, Giuseppe Martelli, Antonino Cipolla, Michele Biondi, Nunzio Faranda e Giosuè Saccullo Russello; l’ex direttore generale Alfio Benvegna e gli ex componenti il collegio sindacale Alberto Sebastiano Caserta, Giuseppe Alfredo Nigro e Angelo Gabriele Ciraldo COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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