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Cronaca

Taormina, l’extralusso Louis Vuitton per il Timeo e per Villa Sant’Andrea

Di Mauro Romano |

TAORMINA – La Città del Centauro si appresta ad una rivoluzione dell’offerta turistica sotto vari aspetti. “Lvhm”, ovvero Louis Vuitton, multinazionale dei marchi di lusso, avrebbe sbaragliato la concorrenza e sarebbe pronta a concludere un’operazione in borsa per l’acquisizione del gruppo “Belmond” di cui fanno parte, appunto, due “perle” dell’ospitalità taorminese come gli alberghi “Timeo” e “Villa Sant’Andrea”. Un’operazione, questa, da 3,2 miliardi di dollari e che appunto coinvolge anche la Perla dello Ionio.

Sugli hotel della catena si era mossa anche la famiglia Al Thani, ma “Lvmh” si era già portata avanti, bruciando così sul tempo la concorrenza tra i quali anche fondi sovrani asiatici ed il gruppo immobiliare Blackstone. La notizia, ufficializza dal Sole 24 Ore, è stata accolta con favore da parte dell’imprenditoria locale anche perché il nuovo gruppo si riferisce a diversissimi settori. Adesso si parla di imminenti nuove aperture di alberghi che potrebbero aumentare la capacità ricettiva di una località turistica il cui numero dei pernottamenti, ogni anno, si attesta attorno al milione. È questo il caso dell’hotel villa “San Pancrazio”.

Anche il piano di ristrutturazione relativo a questa splendido e storico edificio dovrà passare al vaglio del civico consesso nella seduta già convocata per domani pomeriggio. Tra le perplessità per la realizzazione della ristrutturazione si trova, però, la possibilità di un’elevazione a vetri ed anche un locale ascensore. Tutte opere queste considerate dalla Sovrintendenza legittime in considerazione della futura agibilità della struttura. Gli ambientalisti sono preoccupati, però, per l’impatto paesaggistico sulla via Luigi Pirandello, su cui insiste l’albergo, che ne potrebbe derivare. In ogni caso il complesso ha una particolarità unica. Nel suo giardino, sotto un campo da tennis in terra battuta, sono stati ritrovati i resti di una domus romana impreziosita da mosaici di pregio. Anche in questo caso si parla di realizzare almeno un cinque stelle che avrebbe anche la particolarità di avere a disposizione reperti unici.

Rimane poi da interpretare il fenomeno della proliferazione incontrollata dei b&b. Esisterebbero, con tutta probabilità, secondo una stima fornita di recente da Giovanni Ficarra, presidente “Ferderalberghi extra, b&b e case d’epoca” almeno duecentocinquanta attività del genere nel comprensorio taorminese. Tra i nodi da sciogliere quello di avviare un percorso per una reale certificazione della categoria delle strutture ricettive. Dalla parte dell’associazione si chiede, appunto, che venga istituto una sorta di marchio. Gli associati potranno esporre, ad esempio, al di fuori della struttura, un cartello che sarà garanzia di avere tutti i requisiti di legge. Solo in questo modo il cliente potrà avere certezza di qualitè. Da tempo si chiede un controllo su tale tipo di attività. Con l’aumento di tali strutture la capacità di settemila posti letto, tradizionalmente sbandierata, potrebbe subire un aumento. Allora stato attuale non esistono, però, dati ufficiali. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA