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«Accogliere quanti bussano alla nostra porta: è il vero senso del Natale»

Di Redazione |

Palermo – “Natale sarà vero solo nell’accoglienza”. E’ il monito dei vescovi di Sicilia, che in un messaggio ai credenti spiegano che “la luce del Natale, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini, ci invita a far eco al Magistero di Papa Francesco che insistentemente chiede, in nome del Vangelo, di accogliere, proteggere, integrare quanti bussano alle nostre porte. E, in verità, il quotidiano “lavorio della carità” della Chiesa cattolica in Italia e in Sicilia è rivolto da sempre verso tutti i poveri -sottolinea la Cesi-. Soprattutto i poveri “italiani” che, a causa della crisi economica, sono sempre più numerosi”. Per la Conferenza Episcopale siciliana “l’amore per i poveri è una via obbligata per la testimonianza cristiana: per tutti e, dunque, anche per i nuovi poveri che giungono, migrando, sulle nostre coste siciliane. Natale sarà vero solo nell’accoglienza. Il patto globale sulle migrazioni approvato a Marrakech è, oggi, un quadro di riferimento per la comunità internazionale, perché la migrazione sia sicura, ordinata e regolare, come auspica Papa Francesco”.

“L’accoglienza dei poveri, delle persone sole e dei migranti sarà il nostro presepe vivente 2018. Sarà un atto di fede in Dio e un presepe di carità. Sarà la speranza che il mondo può vincere paure e rancori”, dicono ancora i vescovi siciliani, ricordando che “mentre i potenti decretano “censimenti”, Dio offre se stesso per riaprirci le vie che ci fanno umani ricordandoci la comune appartenenza in Lui. Quest’anno il presepe viene costruito, sulle vie contorte della storia odierna, con una concretezza che all’inizio ci sconvolge e poi ci chiede accoglienza, ricordandoci che questo ci sintonizza con la volontà di Dio”. Poi l’appello alle famiglie e alle parrocchie perché, “raccordandosi con la Caritas e l’ufficio Migrantes, si attivino percorsi di accoglienza generosi e intelligenti. Chiediamo ai presbiteri di illuminare la coscienza dei fedeli sull’integrità della vita cristiana, che si perde se al rito non segue la vita e se ci si conforma alla mentalità di questo mondo e si cade nei lacci del diavolo ‘divisore e menzognerò, il quale odia la bellezza del cuore che ama. Come ascolteremo nella veglia della notte, nell’Incarnazione del Verbo di Dio ‘è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristò”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA