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Sisma di Santo Stefano, ecco a quanto ammontano i contributi

Di Redazione |

A Zafferana Etnea, il comune più colpito del catanese, si lavora alacremente per fronteggiare la situazione e alleviare più possibile i disagi alla popolazione che deve fronteggiare le problematiche scaturite dall’avere dovuto abbandonare la propria casa dopo il terremoto del 26 dicembre scorso.

Incessante il lavoro del C.O.C., presieduto direttamente dal sindaco, Alfio Vincenzo Russo. Intanto, sono state rese note le direttive riguardanti i contributi di autonoma sistemazione che saranno attuate non appena il Commissario delegato, Calogero Foti, capo della Protezione Civile regionale, darà il benestare. Il provvedimento scatterà immediatamente per chi non ha trovato riparo nelle strutture alberghiere in questi giorni mentre sarà valido per gli altri sfollati nel momento in cui lasceranno l’albergo in cui sono stati provvisoriamente alloggiati.

Ai nuclei familiari la cui abitazione principale, abituale e continuativa, è stata distrutta in tutto o in parte, ovvero sia stata sgomberata in esecuzione di provvedimenti delle Autorità competenti post terremoto – rende noto il comune di Zafferana Etnea -, verrà assegnato un contributo mensile per l’autonoma sistemazione così stabilito: 400 euro per i nuclei monofamiliari; 500 euro per i nuclei familiari composti da due unità; 700 euro per tre unità; 800 euro per quattro unità; 900 euro per cinque o più unità.

Qualora nel nucleo familiare siano presenti persone di età superiore a 65 anni, portatrici di handicap o disabili con una percentuale di invalidità non inferiore al 67%, sarà concesso un contributo aggiuntivo di 200 euro mensili per ognuno dei soggetti interessati, anche oltre il limite massimo di 900 euro mensili previsti per il nucleo familiare. I benefici economici sono concessi – fa sapere sempre il Comune – a decorrere dalla data indicata nel provvedimento di sgombero dell’immobile e sino a quando non si siano realizzate le condizioni per il rientro nell’abitazione ovvero si sia provveduto ad altra sistemazione stabile e, comunque, non oltre la data di scadenza dello stato di emergenza.

Inoltre, nell’ambito degli interventi di prima assistenza alle popolazioni terremotate dell’Etna, al fine di favorire l’immediato utilizzo del patrimonio edilizio privato danneggiato non gravemente, il Commissario è autorizzato ad assegnare un contributo massimo di 25 mila euro per unità immobiliare, per la realizzazione degli interventi necessari a ripristinare in tempi rapidi le condizioni di agibilità degli immobili. Quest’ultimo provvedimento potrà essere adottato in alternativa al contributo riconosciuto per l’autonoma sistemazione ovvero ad altre forme di assistenza alloggiativa che -in questo caso- potrà essere erogata per il tempo necessario alla realizzazione degli interventi e, comunque, non oltre 120 giorno dalla presentazione della documentazione. Intanto proseguono, senza soluzione di continuità, i sopralluoghi dei tecnici per la verifica dell’agibilità e staticità degli immobili, pubblici e privati, nelle zone maggiormente colpite dalle recenti scosse telluriche.

Lo stesso prefetto di Catania, Claudio Sammartino, nel corso del suo sopralluogo effettuato ieri, insieme con il questore Alberto Francini ed il comandante provinciale dei Carabinieri, Raffaele Covetti nelle zone terremotate e della successiva visita al C.O.C. ha verificato con il primo cittadino, Alfio Vincenzo Russo, lo stato dell’arte e le modalità di gestione dell’emergenza sisma. E l’Amministrazione comunale ha provveduto a far collocare tre container a Fleri, Poggiofelice e Pisano per la raccolta indifferenziata di materiale inutilizzabile a seguito del terremoto: suppellettili, vetri rotti, oggettistica varia andata in frantumi.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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