L'Enac chiude i cieli del Canale di Sicilia agli aerei delle Ong. Sea Watch: «Noi non ci fermiamo»
L'ordinanza dell'Ente per l'aviazione civile
L’Enac blocca gli aerei delle ong nel Mediterraneo centrale. Con una serie di ordinanze, infatti, l'Ente Nazionale per l’Aviazione Civile dispone l’"interdizione all’operatività dei velivoli e delle ong sullo scenario del Mare Mediterraneo centrale» a causa del «fenomeno migratorio irregolare via mare proveniente dalle coste dell’Africa del nord».
«Chiunque effettua attività in ambito Search and Rescue al di fuori delle previsioni del quadro normativo vigente - si legge - è punito con le sanzioni di cui al Codice della navigazione, nonché con
l'adozione di ulteriori misure sanzionatorie quali il fermo amministrativo dell’aeromobile».
La replica
«Vogliono impedire ai nostri aerei di testimoniare cosa succede nel Mediterraneo, ma noi non ci fermeremo». Così Sea Watch commenta le ordinanze dell’Enac che dispongono lo stop agli aerei delle ong sul Mediterraneo Centrale.
«Le ordinanze - si legge in una nota - hanno il chiaro scopo di fermare i nostri aerei da ricognizione, ovvero gli unici occhi della società civile nel Mediterraneo. Occhi fondamentali per documentare le quotidiane violazioni dei diritti umani che vi avvengono, comprese quelle perpetrate dalla cosiddetta guardia costiera libica attraverso le motovedette e le risorse generosamente elargite dal governo italiano».