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Metodo Stamina, legali Vannoni chiedono di trasferire processo a Palermo

Di Redazione |

TORINO – Trasferire il processo Stamina bis da Torino a Palermo o, in subordine, a Vercelli. Questa la richiesta presentata oggi dall’avvocato Liborio Cataliotti, difensore di Davide Vannoni, alla ripresa dell’udienza preliminare nel palazzo di giustizia del capoluogo piemontese. Il giudice deciderà nei prossimi giorni.

Oltre a Vannoni, il padre della controversa metodica Stamina, il procedimento riguarda la biologa Erika Molino e Rosalinda La Barbera, palermitana, chiamata in causa come presunto responsabile di una associazione che, secondo le indagini, si occupava dei viaggi dei pazienti che volevano sottoporsi alla terapia a Tbilisi, in Georgia. La difesa sostiene che la competenza è del tribunale di Palermo perché è in un istituto bancario di quella città che confluivano, via bonifico, le somme di denaro. Da Vercelli invece è partito il primo versamento.

«Non è la prima questione che solleveremo», ha annunciato l’avvocato Cataliotti.

La biologa Molino intende patteggiare la pena.  Per uscire dal processo Stamina bis, la donna si è impegnata a risarcire le parti civili con una somma che in tutto copre per il 23% le spese che sostennero per organizzare il viaggio in Georgia e sottoporsi alla controversa terapia. Lo si è appreso, da fonti legali, a margine dell’udienza preliminare che è ripresa questa mattina al Palazzo di Giustizia di Torino. La somma messa a disposizione, sempre secondo quanto si apprende, è di circa 210 mila euro.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA