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«Troppe anomalie», la Sea Watch non può lasciare il porto di Catania

Di Redazione |

CATANIA – A bordo della Sea Watch 3 sono state riscontrate «una serie di non conformità relative sia alla sicurezza della navigazione che al rispetto della normativa in materia di tutela dell’ambiente marino, che non permettono la partenza dell’unità fino alla loro risoluzione». Lo rende noto la Guardia costiera dopo una verifica tecnica sulle condizioni della nave.

Gli ispettori della Guardia Costiera di Catania sono saliti a bordo della Sea Watch 3 per eseguire una verifica tecnica sulle condizioni della nave, in applicazione della Unclos ,la Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare. Dell’attività è stata informata l’Olanda, quale Amministrazione di bandiera dell’unità.

«Durante l’attività ispettiva sull’unità Sea Watch 3, certificata quale pleasure yacht, intervenuta da ultimo nell’evento SAR dello scorso 19 gennaio, sono state rilevate una serie di non conformità relative sia alla sicurezza della navigazione che al rispetto della normativa in materia di tutela dell’ambiente marino, che non permettono la partenza dell’unità fino alla loro risoluzione – spiega la Guardia Costiera -. Tali non conformità dovranno essere risolte anche con l’intervento dell’Amministrazione di bandiera, in cooperazione con gli ispettori specializzati della Guardia Costiera e il 6° Reparto – Sicurezza della Navigazione del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto. Fino alla loro risoluzione, l’unità non potrà lasciare il porto di Catania».

Sono stati ascoltati fino a tarda ora invece  componenti dell’equipaggio e il comandante della nave Ong Sea watch 3 dagli  uomini di Guardia Finanza, Polizia e Capitaneria di porto sono saliti sulla nave subito dopo la fine dello sbarco dei 47 migranti, tra cui 15 minori non accompagnati. Ieri si era sparsa la voce che il Procuratore di Catania Carmelo Zuccaro volesse sequestrare la nave. In realtà la nave sarebbe stata fermata per irregolarità che riguardano la navigazione. E per ora non si registrano indagati.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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