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Maltempo, Sicilia si lecca le ferite ma a metà settimana sarà primavera

Di Redazione |

Palermo – Freddo, vento, neve e pioggia. Nulla è stato risparmiato alla Sicilia in questo ultimo weekend: il dato positivo è che stavolta non ci sono state vittime, ma i disagi sono stati molteplici. Le violente raffiche di vento che dalla notte di venerdì hanno soffiato forte sradicando, un po’ ovunque alberi, cartelloni, tettoie e verande. La neve invece, caduta soprattutto ieri, nel Siracusano e nel Ragusano, ha causato non poche difficoltà alla viabilità. Impossibili, a causa delle mareggiate, i collegamenti marittimi con le Isole Eolie, così come quelli ferroviari: nella notte, tra Siracusa e Augusta, sulla linea Catania-Siracusa, per la presenza di rami sui binari, la circolazione è stata sospesa per poi essere ripresa alle 9 di stamane. 

Sempre a Siracusa al pronto soccorso dell’ospedale «Umberto I», il vento ha fatto “saltare” il tetto di protezione utilizzato dalle ambulanze e strappato, nella frazione di Belvedere, il telone di copertura del pallone tensostatico (ieri era invece volato il tetto del palazzetto dello sport di Paceco, provocando il ferimento di tre persone). Nella zona sud della provincia, allagata la Balata di Marzamemi (Pachino), con raffiche di grecale che sfioravano i 47 km orari.

Danni alle coltivazioni, ma per la verifica concreta occorrerà attendere che la situazione torni alla normalità. Numerosi anche gli interventi dei carabinieri per aiutare automobilisti in difficoltà a causa della neve caduta in abbondanza nelle zone montane. In particolare una pattuglia ha soccorso sulla strada provinciale 9 Sortino Carlentini un pulmino in panne che trasportava alcun disabili. E ancora a Siracusa, dove le scuole domani (25 febbraio) resteranno chiuse, danneggiato anche lo stadio Nicola De Simone. I tecnici del Comune e la società hanno deciso che non sussistevano le condizioni per disputare l’incontro di calcio fra la squadra di casa e il Rieti, in programma per oggi. “A seguito della verifica effettuata in sito – si legge nella relazione – a cause delle forti raffiche di vento, è avvenuto il distacco di parti di elementi del controsoffitto della pensilina insistente sulla tribuna centrale e altre sono in procinto di farlo”.

A Catania la fotografia più preoccupante scattata dal maltempo è stata quella del porto dove le onde del mare, altissime, hanno superato i flangiflutti ricoprendo alcune auto parcheggiate nella zona; quadro molto simile sul Lungomare sferzato dal vento e da cavalloni che facevano paura.

Nel Catanese poi, a Misterbianco è stata rinviata l’apertura del Carnevale che con la tradizionale sfilata dei costumi avrebbe dovuto dare il via, nel pomeriggio di oggi, ai festeggiamenti carnascialeschi. Il sindaco Nino di Guardo ha stabilito di rinviare tutto al prossimo 28 febbraio, giovedì grasso. Oltre a Misterbianco, le zone maggiormente colpite dal maltempo, sono state Acireale,  Mascalucia, Viagrande e San Giovanni la Punta. I vigili del fuoco del Comando provinciale di Catania, la scorsa notte, hanno effettuato 34 interventi di soccorso per alberi pericolanti e su strada, per pali e impalcature pericolanti e cartelloni pubblicitari divelti.

Il forte vento sta flagellando anche la provincia di Ragusa dove, oltre a danni e difficoltà alla viabilità per la caduta di rami e alberi, si registrano anche due feriti. Nella stazione ferroviaria di Pozzallo è crollato un cornicione che ha colpito un quindicenne. Il giovane è stato trasportato in ambulanza al pronto soccorso del Maggiore di Modica per essere medicato. A Modica il forte vento ha invece infranto una finestra nell’abitazione di un anziano che è stato raggiunto alla testa da alcuni frammenti di vetri. I vigili del fuoco di Ragusa hanno ricevuto centinaia di chiamate per interventi urgenti alla viabilità dove gli alberi abbattuti e i pannelli pubblicitari hanno creato problemi alla circolazione stradale. In ginocchio l’agricoltura della fascia vocata con danni ingenti alle serre tra Vittoria, Santa Croce Camerina e Ispica dove si coltivano primaticci. Il forte vento ha divelto i tendoni e distrutto le piantagioni. Per la giornata di domani i sindaci di Ragusa, Modica e Scicli hanno emesso un’ordinanza di chiusura delle scuole cittadine. La decisione è stata presa anche per consentire ai tecnici comunali di fare sopralluoghi negli istituti scolastici. 

Palermo e la sua provincia non sono state immuni dai danni del vento. Ieri sera, in particolare, le raffiche, che hanno raggiunto i 100 chilometri orari, hanno abbattuto una palma secolare nella centralissima Piazza Crispi, fortunatamente senza conseguenze per automobilisti e passanti. Numerose le segnalazioni di alberi caduti per strada. In piazza XIII Vittime il monumento in ferro ai caduti nella lotta alla mafia, per diverse ore ha oscillato pericolosamente. I vigili del fuoco sono intervenuti anche nel porticciolo dell’Arenella dove alcune imbarcazioni rischiavano di affondare per il mare agitato. I collegamenti marittimi con l’isola di Ustica sono interrotti mentre i traghetti per Napoli e Genova sono partiti solo questa mattina e quello per Livorno ha preso il largo con alcune ore di ritardo. Squadre dei vigili del fuoco e della Protezione Civile sono intervenute anche in diverse zone della provincia a causa della neve che ha bloccato numerosi automobilisti, soprattutto sulle strade delle Madonie.

Per il secondo giorno consecutivo i collegamenti marittimi con le Eolie sono rimasti interrotti a causa delle condizioni meteo e del forte vento. Una violenta mareggiata ieri sera ha colpito in particolare la frazione di Canneto a Lipari: le strade sono state allagate e alcune abitazioni danneggiate dalla furia delle onde. I vigili del fuoco e i volontari della Protezione civile sono dovuti intervenire anche con le ruspe per ripulire tutto il lungomare da terriccio e sabbia. Anche ad Acquacalda la violenza del mare ha raggiunto l’abitato di San Gaetano. 

In affanno a causa del maltempo, le colture del sud est dell’Isola. Già domani mattina, l’Assessore regionale per l’Agricoltura, Edy Bandiera, si recherà nei territori di Pachino, Portopalo e Ispica per una prima ed immediata ricognizione dei danni subiti dal territorio e dalle aziende agricole. «Stamani sono già stati inoltre prontamente allertati – si legge in una nota dell’assessorato – gli Ispettorati provinciali dell’Agricoltura, che domattina, essendo peraltro il danno ancora in corso, si recheranno sul campo per una prima stima dei danni, presupposto fondamentale per avviare qualsiasi iniziativa a tutela dell’agricoltura». 

Sul fronte previsioni, in compenso, ci sono buone notizie, anche se ancora nella giornata di domani un veloce impulso freddo dai Balcani attraverserà nuovamente le regioni meridionali (Sicilia compresa) sempre con venti intensi e freddi e con qualche breve nevicata fino a quote basse. Nel frattempo – affermano i meteorologi di Meteo Expert (già Centro Epson Meteo) -, al Nord e sul medio-alto versante tirrenico le temperature torneranno sensibilmente a salire. In questa parte del Paese il mese di febbraio, e quindi anche l’inverno meteorologico, si concluderanno con un clima primaverile, temperature fino a 10 gradi al di sopra della norma e sostanziale assenza di precipitazioni: tra martedì e giovedì sulle regioni settentrionali e sulla Toscana si potrebbero toccare punte vicine ai 20 gradi. Anche al Sud, grazie ad una rimonta dell’Alta Pressione sull’Europa centro occidentale, tra mercoledì e giovedì, la colonnina di mercurio tornerà a salire regalando un “assaggio” di primavera e facendoci riporre (non si sa per quanto tempo) cappotti, cappelli e sciarpe.

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