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Terrore nel bus con scolaresca, sì di Salvini alla cittadinanza per il bambino eroe: «Ramy è come se fosse mio figlio»

Di Giuseppe Anastasio |

«Sì alla cittadinanza a Ramy perché è come se fosse mio figlio e ha dimostrato di aver capito i valori di questo paese, ma il ministro è tenuto a far rispettare le leggi. Per atti di bravura o coraggio le leggi si possono superare». Lo ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini a proposito del ragazzino che ha dato l’allarme ai carabinieri dal bus sequestrato a San Donato Milanese.

Salvini ha inoltre invitato al Viminale 5 ragazzi della scuola Media “Vailati” e 12 carabinieri, che sono stati coinvolti nel dirottamento del bus, sulla strada Paullese, in zona San Donato Milanese, in provincia di Milano. I ragazzi che il ministro incontrerà, informa il Viminale, «sono: Adam, che dopo aver nascosto il telefonino al terrorista, è riuscito a chiamare i Carabinieri, fornendo indicazioni utili; Aurora, che, presa in ostaggio, manteneva la calma e il sangue freddo; Fabio, che ha parlato con il terrorista, cercando di dissuaderlo e tranquillizzarlo; Nicolò, che si è offerto come ostaggio, dopo la richiesta del terrorista; Ramy che, anche lui sottraendo all’attenzione il telefonino, riusciva a chiamare i Carabinieri, fornendo ulteriori utili informazioni»COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA