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Si finse vittima di usura per accedere ai fondi, condannato a 5 anni

Di Redazione |

MARSALA  – Antonio Ignazio Correra, 39 anni, agente di commercio, è stato condannato a cinque anni di carcere dal Tribunale di Marsala per bancarotta fraudolenta. L’accusa gli è stata contestata per il fallimento della «Kemical Green», azienda di cui era amministratore e che a suo dire avrebbe subìto gravi perdite perché costretto a vendere prodotti sottoprezzo nel periodo in cui sarebbe stato «vittima di usura».

E proprio con questo pretesto (i suoi presunti usurai furono, poi, assolti), secondo l’accusa, Correra avrebbe truffato lo Stato accedendo al «fondo di solidarietà» e incassando quasi 200 mila euro. E con una parte di questa somma, 158 mila euro, comprò un’abitazione a Montepulciano (Siena), poi sequestrata dalla magistratura di Marsala e nella quale, l’8 giugno 2015, l’agente di commercio fu posto, per un certo periodo, agli arresti domiciliari.

Il Tribunale, però, ha derubricato l’accusa di truffa allo Stato in tentata truffa aggravata, dichiarando il «non doversi procedere» per prescrizione del reato. I giudici, comunque, hanno disposto la confisca dell’abitazione acquistata dal Correra a Montepulciano. Per l’imputato, al quale sono stati inflitti anche 5 anni di interdizione dai pubblici uffici e 4 dall’esercizio di attività commerciale, il pubblico ministero Antonella Trainito aveva invocato una condanna a sette anni di carcere. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA