14 dicembre 2025 - Aggiornato alle 14:22
×

Strage di Monreale, così Samuel Acquisto ha istigato e aiutato l'amico Salvo Calvaruso a sparare tra la folla

Le accuse contro il secondo fermato per la sparatoria in cui sono morti tre giovani nella cittadina normanna

04 Maggio 2025, 19:49

monreale2

I testimoni l’hanno riconosciuto in foto. «Guidava la moto e incitava l’altro a sparare ad altezza d’uomo», hanno detto ai carabinieri. Racconti determinanti che hanno portato gli investigatori sulle tracce di Samuel Acquisto, 18 anni compiuti da poco, oggi fermato con l'accusa di strage in concorso. Insieme a Salvatore Calvaruso, il primo a finire in cella, ha partecipato alla sparatoria che, una settimana fa, è costata la vita a Salvatore Turdo, Andrea Miceli e Massimo Pirozzo, tre ventenni di Monreale coinvolti in una rissa, scoppiata per un rimbrotto sulla guida della moto, con una comitiva di ragazzini arrivati nella cittadina normanna dal loro quartiere, lo Zen.

Calvaruso è stato identificato per primo e avrebbe fatto fuoco per poi far sparire l’arma. Una confessione in lacrime, poi in silenzio davanti al pm, il 19enne ha ammesso infine di aver sparato, sostenendo di aver solo reagito a una aggressione. Agli investigatori ha detto di essere stato in moto con Acquisto. Un primo tassello per ricostruire la dinamica di una strage assurda. Il resto l’hanno fatto le videocamere piazzate all’esterno di diversi esercizi commerciali della strada, via D’Acquisto, nel centro di Monreale, e i racconti di 8 testimoni oculari.

Il ragazzo, legato a Calvaruso, con cui faceva boxe, da una lunga amicizia, probabilmente per giocare d’anticipo, immaginando che di lì a poco gli investigatori avrebbero bussato alla sua porta, si è presentato alla squadra mobile col suo avvocato.

«Sono pentito, mi sento in colpa, ma io non c'entro con la sparatoria», ha detto. Una affermazione non corrispondente al vero, come le altre fatte ai poliziotti. Il ragazzo ha ammesso di guidare la Bmw vista sul luogo della strage e ripresa dalle videocamere e poi trovata dagli inquirenti, ma non ha voluto dire chi fosse il suo passeggero. E ha tentato di coprire Calvaruso negando di averlo visto in via D’Acquisto.

Pienamente coinvolto

Tutto falso secondo i pm. Per i magistrati, Acquisto «ha certamente istigato, rafforzato e determinato, nonché agevolato, la condotta esecutiva di Calvaruso e degli altri complici allo stato ignoti». Ed «è pienamente coinvolto nei fatti, è stato presente attivamente a tutte le fasi dell’azione ed era pienamente conscio di mettere a repentaglio la vita di una pletora sterminata di soggetti presenti sul luogo dei fatti (non solo di quelli deceduti e di quelli causalmente feriti ma di qualsivoglia passante o soggetto che si trovasse nei paraggi per mera casualità, non individuato quale bersaglio)».

«Il numero dei colpi esplosi e il luogo in cui è avvenuto il fatto non lascia spazio ad alcun dubbio circa la sussistenza di tutti gli elementi costituivi della fattispecie del delitto di strage», scrive il pm nel provvedimento di fermo».

Sarà ora il gip, che dovrà convalidare il fermo, a valutare la posizione del ragazzo. Mentre proseguono le indagini per identificare gli altri palermitani coinvolti: uno avrebbe sparato con Calvaruso. Oltre 20 colpi in tutto esplosi tra la folla: tre morti e due feriti il bilancio. E, hanno scritto i pm, le conseguenze potevano essere ancora peggiori.