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Una Palermo “divisa” ricorda Falcone e le altre vittime di Capaci: ma 33 anni dopo ancora troppe “ombre” sulle stragi

Oggi diverse iniziative fra memoria e polemiche. Il punto sulle inchieste: cade la pista nera, l'ipotesi della massoneria

23 Maggio 2025, 08:25

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La “pista nera” dietro alle stragi del 1992 è archiviata da tempo a Caltanissetta. Lo avevamo già scritto sul nostro giornale. Ma sul tavolo dei pm dell’ufficio giudiziario di via Libertà ci sono altre ipotesi: da quelli relativi al binomio mafia-imprenditoria alla pista della massoneria deviata, senza tralasciare il ruolo dei servizi segreti negli eccidi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Tanti fascicoli, inizialmente contro ignoti, per mettere insieme i tasselli di una tela che è stata strappata dal tempo. Ma anche da chi si è trincerato dietro il silenzio e non ha compiuto fino in fondo il suo lavoro.
Su questo filo sottilissimo si muovono i magistrati nisseni che in quelle stanze blindate piene di cartoni e vecchi documenti ingialliti stanno lavorando. E indagando. Si cerca di dare un volto e un nome ai tre Dna (due di uomo e uno di donna) ritrovati su un guanto di lattice. Da qui la certezza che oltre agli esponenti di Cosa nostra - già condannati in via definitiva - c’erano anche dei personaggi esterni. Rimane il mistero del viaggio di Giovanni Falcone in America tra fine aprile e i primi giorni di maggio del 1992. Periodo in cui il suo cellulare è rimasto muto. Un dato strano per un magistrato che operava al Ministero di Grazia e Giustizia e aveva contatti con tutti gli uffici giudiziari.

Tra eco delle indagini - molte ancora in corso - e riti della memoria Palermo oggi si prepara a ricordare «l'attentatuni». Ancora una volta, a fare da sfondo alle manifestazioni - quella «ufficiale» della Fondazione Falcone, presieduta dalla sorella del giudice, Maria Falcone, e quella «alternativa» organizzata da diverse associazioni - non mancano le polemiche tra due anime dell’antimafia che non si sono mai amate. Anime molto distanti che, nei giorni scorsi, si sono scambiate frecciate a distanza. E se Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso il 19 luglio in via D’Amelio, parteciperà al corteo promosso da Cgil e associazioni come Libera e Next Gen, che si muoverà alle 15 da piazza Verdi, Maria Falcone accoglierà ministri e istituzioni al Museo del presente a Palazzo Jung.

La lunga giornata di Palermo comincerà comunque alle 9, quando 200 studenti siciliani saliranno sulla motovela "MareNostrum Dike”, partita da Napoli per il viaggio «Un mare di legalità». L’imbarcazione, dal forte significato simbolico, veniva utilizzata dagli scafisti per la tratta dei migranti. Alle 9.30 al Museo del Presente arriveranno tra gli altri il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il ministro della Giustizia Carlo Nordio e quello della Cultura Alessandro Giuli, la presidente della commissione parlamentare Antimafia Chiara Colosimo, magistrati e autorità civili e militari. Tra le 10.30 e le 11.45 le cerimonie saranno trasmesse in diretta Rai, mentre alle 13.15 alla caserma Lungaro della polizia verranno deposte corone di fiori in memoria delle vittime dell’attentato di Capaci.

Diverse le iniziative organizzate anche al Palazzo di Giustizia dove si terrà la seconda edizione di Tribunale chiama scuola, evento promosso da Ordine degli avvocati, Associazione nazionale magistrati e Rete per la cultura antimafia nella scuola. Dalle 9 gli studenti di 59 scuole palermitane si alterneranno in letture e riflessioni, mentre alle 11,30 in piazza della Memoria si terrà una cerimonia con giudici avvocati, studenti universitari e delegazioni scolastiche. Sempre in tribunale alle 15 si discuterà di «Strategie criminali e strumenti di contrasto». Parteciperanno tra gli altri, Francesco Lo Voi , procuratore di Roma, Maurizio de Lucia, procuratore di Palermo e il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo.

Come ogni anno, poi, alle 16 ci si ritroverà sotto l’Albero Falcone dove alle 16.45 si esibirà Giovanni Caccamo e alle 17 interverrà di Maria Falcone. Alle 17,30 l’ex magistrato Piero Grasso leggerà i nomi delle vittime delle stragi di Capaci e Via d’Amelio e alle 17,58, l’ora della strage, un trombettiere della polizia suonerà il silenzio.

Diversi gli appuntamenti organizzati anche al Giardino della Memoria, un’area sottostante l’autostrada che fu teatro della strage, curato da Tina Montinaro, vedova del capo-scorta di Falcone. Centinaia di studenti verranno coinvolti in laboratori artistici e spettacoli.