25 dicembre 2025 - Aggiornato alle 21:29
×

Maturità, come sono andate le tracce “siciliane”: flop per il Gattopardo, meglio Borsellino

Come per Pasolini, il tema si Tomasi di Lampedusa +è stato evitato dalla maggior parte degli studenti anche perché solitamente non ci si arriva con i programmi

Redazione La Sicilia

18 Giugno 2025, 15:53

Maturità, come sono andate le tracce “siciliane”: flop per il Gattopardo, meglio Borsellino

Due capisaldi della letteratura snobbati alla maturità. «I programmi si fermano prima», spiegano gli studenti che hanno evitato le tracce su Tomasi di Lampedusa e Pasolini ma non hanno disdegnato il tema di storia, gli anni 30, «così simili a questi nostri tempi di crisi e di guerra», dicono.

Le tracce sul brano dal Gattopardo e la poesia di Pasolini tratta «Dal Diario», che ha come tema principale quello della fugacità del tempo, «rischiano di essere scivolose per i maturandi» spiega la professoressa Francesca Bernardini, docente di Letteratura contemporanea alla Sapienza di Roma, oggi in pensione.

«A Tomasi di Lampedusa e Pasolini non si arriva con i programmi anche se di Pasolini si parla da tempo, nel 2022 c'è stato il centenario della nascita, si sono tenute giornate di studi, convegni, approfondimenti sui giornali… Pasolini ha sempre attirato attenzione dei giovani per la personalità controcorrente. Mentre Tomasi di Lampedusa - prosegue la docente - io temo che gli studenti a scuola non l’abbiano letto. Attualmente c'è una serie tv dedicata al Gattopardo e questo può aver avvicinato il grande pubblico ma tra il vedere una serie e poi leggere il romanzo e inquadrarlo all’interno della letteratura degli anni Cinquanta e Sessanta - fu un libro accusato di essere antistorico, di riproporre un’ideologia antiquata - ne passa. E’ una scelta rischiosa». E infatti sono state tra le tracce più trascurate.

A tanti studenti è piaciuto il tema sugli anni Trenta e il New Deal, la grande depressione e gli stati autoritari con il germe delle guerre sembrano ricordare i nostri tempi di conflitti e crisi economica. «La storia mi appassiona, mi intrigano i totalitarismi e pure la crisi del '29», dice Mattia Porcu, studente del linguistico Tacito di Roma, il primo a uscire dalla sua scuola, terminata la prima prova. «Certo, mi aspettavo qualcosa più sulle guerre dato lo scenario mondiale ma credo di aver fatto un buon lavoro», conclude.

Molto bella e stimolante anche la traccia su Borsellino “I giovani, la mia speranza” , un testo pubblicato su Epoca nel 1992, che riflette sull'importanza della cultura della legalità portata ai giovani come deterrente a lungo termine per la proliferazione della cultura mafiosa. Una traccia che permetteva di aprire un ampio discorso sulla mafia con un taglio ottimistico. Ma anche questa non è stata tra le tracce che hanno avuto maggior successo.

Rispetto, social e giovani sono state infatti le tracce più battute dai giovani studenti che oggi hanno affrontato la maturità.