A19, scintille tra Schifani e Anas per code e rallentamenti: il governatore "chiede la testa" del vertice regionale
Mentre l'Azienda nazionale autostradale assicura un monitoraggio costante, il presidente della Regione lamenta una gestione sbagliata dei lavori lungo quell'arteria da parte di Anas
Anche nel corso di questo weekend sull'autostrada A19 "Palermo-Catania" il traffico è sostenuto e si registrano code e rallentamenti di tre chilometri nel tratto compreso fra Bagheria e Casteldaccia, nella carreggiata in direzione Catania, per via degli spostamenti dell’utenza dal capoluogo siciliano alle località balneari. Fluida invece la circolazione nella carreggiata opposta. L'Anas si premura a comunicare in una nota che «La situazione è monitorata costantemente dal personale Anas» ma, stamane, il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani non nasconde una «profonda irritazione» per l'atteggiamento poco collaborativo che l'Azienda in questione continua a tenere per risolvere i gravi disagi causati dai cantieri lungo l'autostrada A19.
«Nella serata di ieri, infatti, dopo che nel corso della riunione del Comitato operativo viabilità riunito in Prefettura a Palermo, tutti avevano condiviso la soluzione del bypass, durante il successivo sopralluogo, insieme alla Polizia stradale, Anas ha valutato come non particolarmente utile l'ipotesi e ha definito come non fattibili o non attuabili per ragioni tecniche alcune soluzioni», si legge in una nota. Al termine, è emerso che l’unica alternativa resta quella di deviare, in caso di necessità (code di oltre 7 km o in situazioni di emergenza) il traffico sulla Strada statale 113. È paradossale che, nonostante queste problematiche siano discusse da settimane - dice il presidente Schifani - l’Anas non si sia minimamente premurata di verificare in maniera preventiva la possibilità di realizzare l’ipotesi del bypass avanzata durante la riunione. Chiediamo all’azienda, pertanto, un cambio di passo immediato. Servono responsabilità, visione e capacità di adattamento. Per chi come noi è impegnato ogni giorno a contrastare le emergenze, non è possibile pensare che i vertici regionali di Anas siano in ferie demandando a terze linee la gestione», dice ancora il presidente della Regione.
«La Regione farà sentire la propria voce in tutte le sedi, anche a livello ministeriale, avanzando la richiesta della rimozione del responsabile di Anas Sicilia che continua a dimostrare scarso senso di collaborazione istituzionale nei confronti del ruolo del commissario e nei confronti dei siciliani. In queste settimane, infatti, gli utenti stanno affrontando disagi e lunghe code a causa di una pianificazione sbagliata dei lavori da parte dell’azienda, che ha dato il via a due cantieri contigui proprio alle porte di Palermo, e per di più in un periodo di traffico particolarmente intenso come quello estivo. La mancata attivazione del bypass rischia di aggravare sempre di più una situazione già critica in previsione del traffico di rientro di domani pomeriggio», prosegue «Anche nella vicenda di ieri - conclude Schifani - Anas non si è nemmeno premurata di informarmi preventivamente sull'esito dei sopralluoghi».
«Nel condividere l’allarme posto dal Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, esprimo la forte preoccupazione nel merito dei disagi provocati ad automobilisti e ai trasportatori dai cantieri in essere sull'autostrada A19». Così il sindaco della Città Metropolitana di Palermo Roberto Lagalla. «Ho apprezzato l’iniziativa del Presidente - aggiunge - che, insieme alla Prefettura di Palermo, ha promosso gli incontri tecnici finalizzati ad individuare possibili soluzioni alle criticità che ormai da settimane affliggono la circolazione per chi lascia o arriva nel capoluogo. Anche la Città Metropolitana di Palermo - sottolinea Lagalla - ha preso parte al tavolo tecnico e riserva particolare attenzione alla fruibilità degli assi autostradali, in quanto condizionano l’accesso alla città, soprattutto in questo periodo, in cui si sta entrando nel pieno della stagione estiva con notevole impatto sul piano turistico e su quello commerciale».