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La “califfa” De Capitani: «Conoscere i segreti di Gaetano è potere»

La portavoce che ha inguaiato Galvagno: «Faccio lobby, in Sicilia sono tutti ai miei piedi»

Mario Barresi - Laura Distefano

29 Giugno 2025, 07:30

La “califfa” De Capitani: «Conoscere i segreti di Gaetano è potere»

Il potere di «fare lobby». E di custodire segreti. Sabrina De Capitani, indagata per due episodi di corruzione assieme al presidente dell’Ars Gaetano Galvagno dalla Procura di Palermo, in pochi anni ha conquistato le chiavi di Palazzo dei Normanni. Dal suo telefonino, pare ne abbia molti più di uno, passerebbero richieste di favori e “aiutini” a personaggi trasversalmente inseriti nel mondo politico ed economico. Amici degli amici di quelli che contano, insomma.

Si torna a Cannes

Il 3 marzo 2023 - quando i finanzieri volevano vederci chiaro sul caso Cannes considerando il suo ruolo di key manager alla Absolute Blue - la portavoce del rampante meloniano riceve una telefonata da un bancario milanese che pare avesse intenzione di aprire una filiale di un istituto di credito sconosciuto in Sicilia. La comunicatrice per tutta risposta si pavoneggia come personaggio influente in Sicilia. «Sono tutti ai miei piedi», si vanta.

Vicinissima a Galvagno

De Capitani alza il tiro riferendosi alla «stretta relazione» con il presidente Galvagno. Un «rapporto» che avrebbe instaurato per «fare favori» anche personali . E poi la confessione: «Perché io l’ho voluto in casa con me, perché così io conosco i suoi segreti… e il segreto è potere». Anche il suo interlocutore elogia le sue capacità: «Una che in tre telefonate arriva a Putin non l’ho mai conosciuta… praticamente sei la califfa della Regione Sicilia […] Sei rispettata, perché ovviamente tutti hanno bisogno di un favore, Sabry, noi siamo il Paese dei favori».

Le telecamere sotto casa di Galvagno

Ed è proprio sotto casa di De Capitani e Galvagno a Palermo che i finanzieri hanno piazzato una telecamere. E c’è un notevole viavai sotto il palazzo che ospita il presidente dell’Ars e la sua portavoce. Nell’autunno di due anni fa, esattamente il 30 novembre 2023, gli investigatori annotano un appuntamento mattutino tra Galvagno e Caterina Cannariato, moglie di Tommaso Dragotto (patron di Sicily by Car) e vicepresidente della Fondazione di famiglia. I due si abbracciano e passeggiano per un po’. Poi verso le 10 Cannariato invece s’incontra con De Capitani. Le due donne confabulano per diversi minuti. Poi Lady Dragotto si conceda.

La parola magica è lobby

Lobby è la parola magica per la portavoce del Presidente dell’Ars. Il mese prima - è il 2 ottobre 2023 - De Capitani parlando con Marianna Amato (la “segnalata” a Galvagno dal poi non tanto misterioso “Uomo 6”) rivela la strategia vincente per conquistare le stanze del potere. «Anche noi dobbiamo essere delle lobbiste, cioè io questo ho fatto nella vita», dice. E la “lezione di vita” continua qualche settimana dopo. La discussione ruota attorno alle vicende legate all’organizzazione degli eventi di Natale della Fondazione Dragotto. A Cannariato (indagata anche lei per corruzione) «conviene tenersi buono il presidente (Galvagno, ndr), dai diciamolo francamente… come in tutte le cose si unisce l’utile al dilettevole», sostiene la donna forte dello staff presidenziale. Ed è la stessa Cannariato a spiegare a “Uomo 118” che i fondi ricevuti (100.000 euro e altri 23.000 euro) per l’evento del 25 novembre 2023 erano stati assegnati alla Fondazione Dragato grazie all’«addetta stampa». Per i finanzieri «verosimilmente Sabrina De Capitani».

Le ambizioni dell'ape regina

L’ape regina di Palazzo dei Normanni ha grandi ambizioni. Così come Amato che preme per un incarico alla Fondazione Federico II, ma la direttrice dell’epoca - Patrizia Monterosso - non ha concretizzato questo desiderio. Una scelta errata per De Capitani considerando il legame tra l’aspirante e “Uomo 6”. La portavoce di Galvagno però alimenta le speranze di Amato ipotizzando che a marzo 2024 le cose potessero cambiare: «Vado io al posto della Monterosso». La previsione si è avverata a metà: la dirigente è stata accompagnata gentilmente alla porta, ma la poltrona è rimasta vacante.

La stratega

De Capitani è anche una stratega. Per concretizzare i piani di «business» e ottenere «un quid» lancia l’idea di «costruire un gruppo» in cui ogni membro abbia «il proprio ruolo» e «apporti i propri benefici/competenze». E parlando con la solita Amato, diventata una sorta di confidente-confessore, elenca le sue competenze e conoscenze: «televisive, le società ovviamente serie, che pagano non le quaquaraquà, perché poi business is business di conseguenza io ho queste properties».
I finanzieri in questi due anni hanno posto all’attenzione della Procura di Palermo decine di conversazioni «d’interesse» investigativo.

La pulizia dei social

Nel frattempo la portavoce ha cercato di cancellare le tracce dai social. Scomparsi scatti e post. E ha rimosso Cannes dal suo curriculum. Al compagno ha chiesto di modificare il Cv, sostituendo il periodo di consulenza per la Absolute Blue con un generico «event management». De Capitani, qualche giorno fa, è stata convocata dai pm se essere sentita ma ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Anche questa è strategia. Difensiva, stavolta.