Corruzione, Cannariato lascia la Fondazione Teatro Massimo di Palermo: «Rivendico la mia innocenza»
Una scelta per l'ex componente del Consiglio di indirizzo che "nasce dall'esigenza di tutelare la Fondazione"
Marcella Cannariato
"Con profondo rispetto per le istituzioni, con la presente rassegno le mie irrevocabili dimissioni dalla carica di componente del Consiglio di indirizzo della fondazione Teatro Massimo di Palermo, per la quale ritengo di avere svolto un profondo lavoro in funzione delle deleghe attribuitemi, vivendo al contempo una esperienza umanamente e professionalmente preziosa e gratificante". Inizia così la lettera di dimissioni, visionata dall'Adnkronos, dalla Fondazione Teatro Massimo della imprenditrice Marcella Cannariato, indagata nell'ambito dell'inchiesta per corruzione che vede coinvolto anche il Presidente dell'Ars Gaetano Galvagno.
"Questa scelta nasce- unicamente -dalla necessità di tutelare l'integrità e la credibilità di una delle più importanti istituzioni culturali del nostro territorio, in un momento in cui il clima che si è venuto a creare attorno alla mia persona, per vicende che ingiustamente mi vedono coinvolta, non consente di continuare a svolgere l'incarico nell'interesse pubblico". E prosegue: "Ho sempre creduto nel valore delle istituzioni e nella forza del servizio civico". "Ed è proprio in nome di questi principi che, nel rivendicare la mia innocenza con assoluta serenità di coscienza e nella ferma fiducia nell'operato della magistratura, ritengo doveroso compiere un passo indietro, per non offrire alcun pretesto a chi intenda strumentalizzare una vicenda personale a danno di un patrimonio collettivo", conclude.
«Nell’accettare le dimissioni di Marcella Cannariato dal Consiglio di Indirizzo della Fondazione Teatro Massimo, apprezzo le condivisibili e intuibili ragioni che ne hanno motivato la scelta, volta quest’ultima alla primaria tutela della Fondazione, quale più rappresentativa istituzione culturale della città. Alla dottoressa Cannariato rivolgo il ringraziamento per il lavoro fin qui svolto». Lo dichiara il presidente della Fondazione Teatro Massimo e sindaco di Palermo, Roberto Lagalla.