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In Sicilia la prima base fuori dagli Usa per addestrare i Top Gun degli F-35: ecco dove potrebbe sorgere la scuola piloti

In corsa la base di Trapani ma anche quelal di Sigonella

Redazione La Sicilia

02 Luglio 2025, 20:14

In Sicilia la prima base fuori dagli Usa per addestrare i Top Gun degli F-35: ecco dove potrebbe sorgere la scuola piloti

Alla fine degli anni '80 era stato il caccia F-14 Tomcat, grazie al film Top Gun con Tom Cruise, a far conoscere al grande pubblico l’addestramento dei piloti che volano sugli aerei militari. Oggi quello stesso percorso - aggiornato - per formare l’élite del combattimento aereo viene fatto in Italia all’International Flight Training School nella base aerea di Decimomannu, a pochi chilometri da Cagliari. E in Sardegna arriveranno presto ad addestrarsi anche i Top gun americani, mentre l’altra grande isola italiana, la Sicilia, sarà il primo luogo al di fuori degli Stati Uniti «dove verranno formati i piloti degli F-35».

L’annuncio è arrivato dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, che insieme al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha presenziato alla cerimonia di consegna delle aquile a 16 piloti che hanno appena terminato la fase 1 del loro percorso formativo. Alcuni proseguiranno in Sardegna la loro preparazione per poter diventare dei veri e propri Top gun.

Poi toccherà alla Sicilia allestire questa prima base fuori dagli Stati Uniti per addestrare i piloti degli F-35. Secondo quanto di apprende, l'aeronautica militare italiana starebbe pianificando di utilizzare la base aerea di Trapani, in Sicilia, per l'addestramento dei piloti degli F-35. Questa base, già sede del 37° Stormo, potrebbe quindi ospitare il primo centro internazionale di addestramento per piloti di F-35.

Il ministro Crosetto ha sottolineato l'importanza di questa decisione, che rende la Sicilia il fulcro dell'addestramento F-35 a livello mondiale. Il ministro non ha dato però conferme su quale sarà la base prescelta ma secondo indiscrezioni in corsa potrebbe esserci anche la base Sigonella sede del 41º Stormo AntiSom e dell'11° Reparto Manutenzione Velivoli dell'Aeronautica militare italiana. Ma ospita anche, e soprattutto, la Naval air station (Nas) della Marina americana.

L’Italia è anche l’unico Paese al mondo dove vengono assemblati gli F-35, a Cameri in Piemonte, «perché il futuro si costruisce non limitandosi alla difesa ma facendo diventare la difesa un motore sociale, economico e di innovazione tecnologica. E questo ne è l’esempio», ha sottolineato il ministro, che ha poi voluto rispondere alle polemiche di questi mesi sull'aumento delle spese per la difesa: «Abbiamo bisogno di una difesa forte principalmente per garantire la pace e la sicurezza, perché non c'è democrazia senza pace e sicurezza. Non c'è futuro o ospedali senza una difesa forte. La difesa non può essere vissuta come un costo ma è un’opportunità per lo sviluppo, come dimostrano le aziende Leonardo e Fincantieri».

Tornando alla base scuola per piloti, va detto che oggi il sistema addestrativo si basa su un’integrazione uomo-macchina che è già il futuro in molti settori. «Ora l'industria sta lavorando anche con l’intelligenza artificiale», ha spiegato il generale Antonio Conserva, capo di Stato maggiore dell’Aeronautica. L’IA, però, «non sostituirà mai completamente la presenza umana, sarà un ausilio a chi deve prendere le decisioni e deve interagire con un ambiente molto complesso dove le sole capacità umane, purtroppo, non saranno più sufficienti».

Tra l'altro l'addestramento per i recenti jet F-35A è molto delicato, in quanto si tratta di caccia a doppia capacità: ovvero, sono in grado di trasportare sia testate nucleari sia armi convenzionali.