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L'afa non lascia respiro: oggi bollino rosso a Palermo, ma tutta la Sicilia a rischio ondate di calore

Il picco di caldo è una conseguenza del cambiamento climatico in atto, che sta modificando la circolazione atmosferica

Redazione La Sicilia

04 Luglio 2025, 09:41

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L’Italia è ancora stretta nella morsa del caldo, con temperature altissime ovunque e l’afa che non lascia respiro. Un caldo che scioglie l’asfalto, rende difficile la vita di alcune categorie di lavoratori, provoca black out e fa ancora vittime. Una giovane è morta ieri dopo un malore in una palestra di Torino dove non c'era l’aria condizionata.

A causa delle temperature roventi in Italia c'è il bollino rosso in 18 città: Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Milano, Palermo, Perugia, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Verona e Viterbo), secondo il bollettino delle ondate di calore del ministero della Salute.

Quindi per la città di Palermo è previsto un rischio di ondate di calore di livello 3 (colore rosso). Previste temperature massime percepite di 36 gradi centigradi. Ma non se la passano meglio altre provinc della Sicilia. Anche nell'entroterra sono previste temperature elevatissime e notti insonni per il caldo.

Il rischio incendi previsto per oggi, infine, è di pericolosità media.

Critica la situazione anche di alcune categorie di lavoratori: dalle fabbriche ai rider si cerca di varare norme per la tutela in caso di afa.

Molto pesante anche la situazione all’estero. In Spagna si registrano oltre cento morti da sabato scorso causati dal caldo estremo. La situazione peggiore in Grecia. L’isola di Creta è devastata dagli incendi: la parte sud est è divorata dai roghi, complice il vento, e questo ha costretto all’evacuazione di residente e turisti, alcuni anche italiani.

Nelle prossime ore si raggiungerà il picco del caldo sul nostro Paese: le temperature schizzeranno ulteriormente fino a toccare picchi prossimi ai 40-41 gradi su alcune zone.

Il picco di caldo è una conseguenza del cambiamento climatico in atto, che sta modificando la circolazione atmosferica spostando sempre più verso Nord gli anticicloni africani, più caldi e instabili rispetto all’anticiclone delle Azzorre che dominava la stagione estiva fino a qualche decennio fa.