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Sono più pericolosi gli squali, i serpenti o le zanzare? La risposta è davvero sorprendente

I dati dell'Oms non lasciano dubbi

Redazione La Sicilia

25 Luglio 2025, 17:33

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Zanzare primo killer sul pianeta. Piccole, a volte invisibili, «sono considerate gli animali più pericolosi al mondo. Ogni anno milioni di persone si ammalano a causa delle infezioni trasmesse da questi insetti», dalla malaria alla Dengue, dalla febbre gialla a Zika e Chikungunya, fino al virus West Nile che in queste settimane torna a spaventare l’Italia.

«Dottore, ma è vero che…?», la rubrica anti-fake news della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici, rispolvera l''etichettà attribuita da più parti alle zanzare e sostenuta dai dati: «Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), le zanzare sono responsabili di oltre 700mila morti all’anno (più di 1 milione secondo altre stime), superando di gran lunga altri animali per letalità». Per fare un confronto, stando a dati pubblicati dal sito tedesco Statista, «i serpenti causano circa 100mila morti all’anno, i cani circa 35mila (principalmente a causa della rabbia), le lumache circa 20mila, gli squali circa 10».

«I motivi per cui le zanzare sono un pericolo molto più significativo per la salute umana sono diversi. Innanzitutto - analizzano gli esperti - sono diffuse in quasi tutti i climi, a eccezione delle zone polari, e si riproducono con grande rapidità. Anche un piccolo specchio d’acqua stagnante può diventare un habitat ideale per la loro proliferazione. Inoltre, hanno un ciclo di vita breve, ma altamente efficace»: le zanzare femmine «si nutrono di sangue per deporre le uova e possono pungere più ospiti nello stesso giorno, aumentando la diffusione delle malattie. Un altro fattore che le rende pericolose è che molte delle infezioni che trasmettono, come la Dengue, Zika», ma anche la stessa West Nile, «non hanno cure specifiche e possono portare a gravi complicazioni».

Che rischi ci sono in Italia? Se nel nostro Paese «le zanzare non trasmettono la malaria, debellata negli anni '50 - ricordano i medici - sono presenti specie come la zanzara tigre (Aedes albopictus), diurna, che può trasmettere virus come Chikungunya, Dengue e Zika», e c'è «West Nile trasmesso principalmente dalle zanzare del tipo Culex». Quelle comuni, notturne.

«Anche in Italia, quindi, la diffusione di malattie trasmesse da zanzare è un problema da non sottovalutare, che richiede un impegno costante nella prevenzione e nel controllo delle popolazioni di questi insetti», raccomandano gli esperti. Come possiamo proteggerci? «Per ridurre il rischio di punture e di trasmissione di malattie, l’Oms e i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) statunitensi consigliano alcune misure di prevenzione. L’uso di repellenti per insetti contenenti Deet, icaridina o IR3535 è una delle strategie più efficaci» a livello generale, con la precauzione di non usare alcun prodotto, ma solo protezioni fisiche, nei bimbi fino a 6 mesi d’età, seguendo successivamente le indicazioni specifiche per i vari repellenti. «Indossare abiti a maniche lunghe e pantaloni lunghi, specialmente all’alba e al tramonto, aiuta a ridurre il rischio di punture», proseguono i medici. «E' consigliabile inoltre utilizzare zanzariere sulle finestre e intorno ai letti, soprattutto nelle aree ad alto rischio. Eliminare l’acqua stagnante nei sottovasi, nei tombini e in altri contenitori all’aperto è poi essenziale per impedire la riproduzione delle zanzare». Infine, «per alcune malattie è disponibile un vaccino efficace che può offrire una protezione aggiuntiva».