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La paziente ricoverata in terapia intensiva a Palermo, il virologo: «Nessun allarme West Nile»

Le condizioni della donna, 73 anni, sono progressivamente peggiorate

Redazione La Sicilia

21 Agosto 2025, 13:36

west nile1

E' ricoverata in terapia intensiva al Policlinico di Palermo la donna palermitana di 73 anni risultata debolmente positiva all'infezione West Nile trasmessa per lo più dalle punture di zanzare. La donna residente a Palermo non ha viaggiato. Le sue condizioni sono progressivamente peggiorate e la paziente è stata trasferita nel reparto. "L'anziana è affetta da una patologia autoimmunitaria in grave deperimento fisico ed è arrivata da noi in condizioni cliniche che sono progressivamente deteriorate - dice Antonino Tuttolomondo direttore di medicina interna del Policlinico - Abbiamo sospettato che potesse esserci un'encefalite e quindi abbiamo eseguito una rachicentesi e gli esami sierologici, trovando una positività, un'infezione recente. Nel liquor, la parte che sta a contatto col cervello questa positività per West Nile non è stata riscontrata. Il secondo esame del sangue per ricercare gli anticorpi contro West Nile ha dato esito debolmente positivo, quindi il contatto sembrerebbe esserci stato. Comunque possiamo considerarlo un caso sospetto, non confermato però altamente sospetto". Non c'è allarme nei medici. "Nella maggior parte dei casi l'infezione da West Nile decorre in modo asintomatico - aggiunge il direttore - soltanto negli anziani e nei pazienti immunodefedati può dar luogo a complicanze tra cui la meningite meningococcica è una di queste. Le complicanze gravi della malattia di West Nile si hanno nei pazienti anziani e immunodepressi".

«Nessun allarme per questo caso sospetto di malattia di West Nile presso il Policlinico, il virus potrebbe circolare in Sicilia, come è successo nel passato. La malattia potrebbe essere presente e si potrebbero verificare più casi  che nella maggior parte delle volte saranno  asintomatici, quindi persone che potrebbero essere infette senza presentare alcun sintomo. In qualche caso potremmo assistere a sintomi neurologici”. Lo dice Antonio Cascio medico virologo al Policlinico sul presunto caso di West Nile. "L'attenzione - aggiunge - comunque deve essere giustamente mantenuta alta. I test è giusto che vengono eseguiti in tutti i pazienti che hanno sintomi neurologici, specialmente in questo periodo. Però nessun allarme, nessuno, nessun allarmismo, massima serenità”.   “Dobbiamo cercare di evitare di essere punti dalle zanzare. Installare in casa le zanzariere. Indossare abiti con le maniche lunghe e pantaloni lunghi. Cercare di non far proliferare gli insetti nelle nostre case e quindi evitare che possano essere ristagni di acqua, come ad esempio nei sottovasi”.