Melilli, l'impianto rifiuti nel terreno di un cugino del sindaco che però smentisce la parentela
Giuseppe Carta difende la delibera con cui la giunta comunale ha approvato mesi fa il progetto di fattibilità tecnico economica per la realizzazione di un impianto Tmb nell'area Asi, interamente finanziato dalla Regione siciliana
Giuseppe Carta, sindaco di Melilli
«A me non interessa quali saranno i terreni che gli uffici competenti individueranno per la possibile realizzazione del Tmb ad impatto ambientale zero. A me interessa solo che si faccia nel territorio di Melilli». Il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, difende la delibera con cui la giunta comunale ha approvato il 22 gennaio scorso il progetto di fattibilità tecnico economica per la realizzazione di un impianto Tmb nell'area Asi del comune di Melilli, interamente finanziato dalla Regione siciliana con 34 milioni e 834mila euro e inserito nel piano regionale del commissario straordinario Schifani.
"Mio cugino? Questo lo dite voi"
Come riportato ieri dal Fatto Quotidiano i terreni su cui l'impianto sarà realizzato sarebbero di proprietà del cugino del sindaco e del fratello dell'assessore all'Ambiente, Mirko Caruso. «Lo dite voi che è mio cugino, io l’ho scoperto ieri», la risposta a caldo riportata dalla testata nazionale. «Alle speculazioni di basso profilo circa la proprietà dei terreni – replica Carta, che è anche deputato regionale dell’Mpa - preme puntualizzare che al momento non vi è in atto alcuna procedura di esproprio né tanto meno compravendita ma, a seguito di regolare avviso pubblico, vi è stata solamente una disponibilità di interesse manifestata attraverso canali istituzionali, così come prevede la legge».
Le funzioni e la capacità dell'impianto
L’impianto, come si legge nella delibera con la quale la giunta comunale di Melilli nell'aprile 2024 (in entrambe le sedute era assente il sindaco Carta) ha approvato il progetto preliminare, mira a ottimizzare la gestione dei rifiuti post-raccolta differenziata mentre attraverso processi di tritovagliatura si prevede una notevole diminuzione del volume dei rifiuti, facilitando la loro gestione e riducendo i costi di trasporto verso ulteriori siti di trattamento o discariche; previsto anche il recupero dei materiali ferrosi. La capacità dell'impianto è di 230 tonnellate al giorno su un area di due ettari.
«I 35 milioni di investimento pubblico creano economia virtuosa nel periodo della costruzione dell’impianto – dice il primo cittadino melillese, che è presidente della commissione Ambiente all’Ars - e a regime produrrà, quali misure di compensazioni ambientali l'azzeramento della Tari per i cittadini di Melilli, la piantumazione e il rimboschimento per ettari ed ettari di aree, oltre che royalties per le casse comunali che saranno impiegate per servizi alla cittadinanza, soprattutto per le categorie più deboli».
L’assessore allo Sviluppo Economico, Mirko Aloisio, parla di attacco mediatico ad orologeria: «È singolare – dice - ogni qualvolta che Melilli si presenta su vetrine nazionali per la propria capacità di proporre le sue bellezze e per l’attrattività del suo territorio, puntualmente come un orologio svizzero si tenta di appannarne l’immagine colpendo il suo più autorevole esponente istituzionale».