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La strage delle Kawasaki nel siracusano: tre morti sulla Maremonti, distrutte due famiglie

Impatto fra moto: coppia di Grammichele lascia un figlio di 10 anni, altra vittima romeno di Comiso con moglie incinta di 8 mesi

Francesco Nania e Valentina Maci

08 Settembre 2025, 08:30

strage centauri

Doveva essere una tranquilla giornata di gita in moto ma, in pochi istanti, si è trasformata in tragedia. Tre persone hanno perso la vita ieri mattina nello scontro frontale tra due Kawasaki di grossa cilindrata. Sul selciato della strada statale 124, meglio nota come Maremonti, sono rimasti i corpi di Nunzio Parisi di 33 anni e della moglie Giuliana Briguglio di 39, originaria di Francofonte, che risiedevano a Grammichele mentre l’altra moto era condotta da un cittadino romeno di 40 anni, Marius Ionut Mihalache, che risiedeva a Comiso.

L’ennesimo incidente dall’esito fatale per le tre vittime è avvenuto sul tratto di strada tra Buscemi e Buccheri. Secondo le prime, sommarie ricostruzioni, i due coniugi facevano parte di un gruppo di altri centauri che si erano recati di buon mattino a Palazzolo Acreide, punto di ritrovo domenicale degli appassionati di motociclette. Intorno alle 10, avevano preso la strada del ritorno e stavano affrontando la salita che li avrebbe condotti a Montelauro quando, a poche centinaia di metri dallo svincolo per Cassaro, all'altezza di una semicurva, delimitata da alti muri a secco, si sono scontrati con la moto che transitava in senso opposto.

L’impatto tra i due mezzi è stato violento e gli occupanti sbalzati dalla sella delle rispettive moto. A prestare i primi soccorsi sono stati gli amici della coppia che hanno notato la gravità della situazione per le tre persone coinvolte nel sinistro. Sul posto sono arrivati i carabinieri della vicina stazione di Buscemi e l’ambulanza del 118. Per la donna e il romeno non c'è stato nulla da fare perché sarebbero morti sul colpo mentre è stato fatto intervenire l'elisoccorso per il 33enne che però è spirato poco dopo.
La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta delegando i carabinieri del nucleo radiomobile della Compagnia di Noto a eseguire le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e stabilire eventuali responsabilità.

Il romeno era stato dipendente di una ditta in semilavorati in alluminio e da poco si era messo in proprio. Lascia la moglie, incinta di otto mesi, e una ragazzina ancora giovanissima. L’attività di Ionut Mihalache era molto apprezzata in città. La coppia, di Grammichele in provincia di Catania, lascia un figlio di dieci anni. Il sindaco Pippo Greco ha scritto sui social: «Esprimo il mio personale profondo cordoglio, della giunta, del presidente del consiglio e di tutti i consiglieri comunali per il gravissimo incidente che ha coinvolto una coppia di Grammichele. Esprimiamo al figlioletto e a tutti i familiari le più sentite condoglianze».