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Mafia, nuovo blitz contro i clan agrigentini: nove arresti, torna in carcere consigliere comunale

Di Redazione |

AGRIGENTO – I Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento hanno eseguito 9 ordinanze di custodia cautelare emesse nei confronti di vertici ed affiliati delle famiglie mafiose di «Cosa Nostra» di Licata e Campobello di Licata, in provincia di Agrigento. L’operazione, eseguita su input della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo con il nome in codice «Assedio», fa seguito all’indagine che il 19 giugno scorso aveva già fatto scattare 7 fermi per associazione mafiosa armata.

I Carabinieri hanno così inferto un nuovo duro colpo alle famiglie mafiose di Licata e Campobello di Licata. Sottoposto nuovamente agli arresti domiciliari per concorso esterno in associazione mafiosa un consigliere comunale in carica di Licata, Giuseppe Scozzari, che si era dimesso proprio a seguito del primo arresto. Su di lui, i Pubblici Ministeri hanno fornito al Gip di Palermo ulteriori elementi che avrebbero ulteriormente rafforzato il quadro probatorio.

Durante i pedinamenti, i carabinieri hanno filmato summit ed incontri segreti fra gli elementi di vertice e gli affiliati della cosca mafiosa. E’ stata accertata persino un’estorsione per lavori edili realizzati in Germania. Documentati anche gli interessi del clan nel settore delle slot machine, attraverso una compiacente società di distribuzione di apparati elettronici da gioco.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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