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Migranti, oltre 320 in stand by su due navi Salvini a Richard Gere: «Portali negli Usa»

Di Redazione |

Sono saliti ad oltre 320 i migranti salvati nel Mediterraneo in attesa di un porto sicuro. Sono sulle navi Open Arms e Ocean Viking, che ieri hanno recuperato altri 120 migranti (39 la prima e 80 la seconda), andatisi ad aggiungere a quelli che già erano a bordo delle due imbarcazioni. Per questi migranti non sembra vicina l’ora dello sbarco considerando che all’Ocean Viking, la nave di Sos Mediterranee e Medici Senza Frontiere, è stato già notificato il divieto d’ingresso nelle acque territoriali italiane, mentre Malta si è detta disponibile ad accogliere soltanto le 39 persone soccorse l’altra notte dalla Open Arms, ma non le altre 121 da 10 giorni in mare e a cui l’altro ieri ha fatto visita il divo di Hollywood Richard Gere. La ong spagnola, insieme all’attore, ieri ha annunciato di aver presentato un esposto alle Procure di Roma e di Agrigento per chiedere di verificare se in tutta la vicenda del mancato sbarco siano stati commessi eventuali reati.

E direttamente al divo di Hollywood ieri si è rivolto il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini: «Richard Gere – ha affermato il titolare del Viminale – è incredulo per l’approvazione del Decreto Sicurezza Bis: sicuramente è colpito favorevolmente dalle scelte a favore delle Forze dell’Ordine e contro scafisti e criminali. L’Italia le attendeva da anni. In compenso, visto che il generoso milionario annuncia la sua preoccupazione per la sorte degli immigrati della Open Arms, lo ringraziamo: potrà portare a Hollywood, col suo aereo privato, tutte le persone a bordo e mantenerle nelle sue ville. Grazie Richard!». 

La Open Arms, dopo 8 giorni ferma ad una trentina di miglia da Lampedusa, venerdì notte ha ricevuto una segnalazione di Alarm Phone, il servizio telefonico che fornisce ai migranti un numero da chiamare in caso di difficoltà, per una barca in avaria nella zona Sar maltese con 39 persone a bordo. Malta ha fatto sapere alla ong spagnola di essere disponibile allo sbarco degli ultimi 39 migranti, ma non degli altri. Una scelta definita «inammissibile» dalla ong spagnola. «Lo sbarco si deve fare per tutte le persone perché non possiamo mettere a rischio la sicurezza degli altri» ha detto Riccardo Gatti, presidente di Open Arms Italia. Da La Valletta il ministro dell’Interno Michael Farrugia ha confermato: «Malta ha offerto il trasferimento dei 39» e «di sbarcarli in un’area di responsabilità di Malta» ma «Open Arms ha rifiutato di farlo insistendo che Malta prenda anche altri 121 migranti intercettati in un’area dove noi non abbiamo competenza. Malta può assumersi solo le responsabilità che le competono in mancanza di altre soluzioni». Stamattina, poi, così Open Arms su Twitter: «Decimo giorno a bordo, una caldissima domenica di agosto. Resistiamo, abbiamo 160 motivi per farlo. 160 esseri umani che hanno il diritto di sbarcare in un porto sicuro. Vergogna Europa.#megliomultatichecomplici».

Quanto alla Ocean Viking, l’altro ieri aveva soccorso 85 persone, tra cui 4 bambini, a 60 miglia dalla Libia a bordo di un gommone, e ieri mattina ne ha soccorse altre 80 sempre su un gommone a largo della Libia. Ma alla nave è già stato notificato il divieto d’ingresso nelle acque territoriali italiane. Il governo italiano ha inviato una nota verbale all’ambasciata della Norvegia in cui si sottolinea che l’Italia «non ha in alcun momento assunto il coordinamento delle operazioni di soccorso» e, in ogni caso il recupero dei migranti è avvenuto «ben al di fuori della zona sar di responsabilità italiana». Per questo «non può in alcun modo essere attribuita alle autorità italiane la responsabilità d’individuazione del porto di sbarco dei naufraghi».

Il tutto avviene a dispetto dell’invito del presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, per il quale non devono venire «prima gli italiani ma deve venire prima chi ha bisogno». «Non possiamo non accogliere chi cerca aiuto – ha esortato il presidente della Cei -, abbiamo il dovere di mettere al primo posto il rispetto della vita e della dignità delle persone».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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