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Piazza Armerina, i post deliranti di Carlo Lo Monaco tra Piano Kalergi, migranti, vaccini e massoneria

Di Redazione |

PIAZZA ARMERINA Poche ore prima di uccidere il padre, alla presenza della sorella, Carlo Lo Monaco aveva postato su uno dei suoi profili Facebook alcune frasi scomposte contro i migranti. Prendevano di mira «poliziotti corrotti», una psicologa, Richard Gere e i personaggi che, a suo giudizio, lavorerebbero per attuare il «piano Kalergi».

Il piano, che prende il nome da un filosofo austriaco negazionista dell’Olocausto, si basa sulla credenza che esista un complotto per l’incentivazione dell’immigrazione africana e asiatica verso l’Europa.

In un post pubblicato ieri Lo Monaco prendeva di mira anche l’attore americano che aveva visitato i migranti raccolti dalla Open Arms. «Io non chiamerei Richard Gere neanche il mio barboncino…», scriveva. Per i suoi profili social, il giovane aveva scelto lo pseudonimo Apophis Apep come l’antica divinità egiziana che incarnava il caos.

Nel suo lungo scritto di questa mattina, il giovane si scagliava inoltre contro i «massoni» infiltrati in molti settori, i «poliziotti corrotti» e i giudici che con facilità scarcerano spacciatori di droga.

«Siamo in pericolo», scriveva alla fine auspicando che «dobbiamo essere noi popolo» a scacciare le figure citate nel post.  

Scorrendo i suoi profili su Facebook si trovano post deliranti, sui vaccini, sui migranti, sulla massoneria, su personaggi cittadini che a suo dire lo stavano danneggiando.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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