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Bronte, sequestrata cava abusiva all’interno del Parco dell’Etna

Di Redazione |

 BRONTE (Catania) – I Carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico) di Catania, hanno sequestrato una nuova maxi cava abusiva. La cava si trova nel territorio tutelato dal vincolo naturalistico e paesaggistico del Parco dell’Etna ed ha un’estensione di circa 80.000 metri quadrati. 

Individuata dall’alto – grazie al consolidato lavoro di squadra con il XII Nucleo Elicotteristi Carabinieri di Catania – la cava era gestita da un’imprenditrice senza scrupoli che l’aveva trasformata in una fonte sicura di redditi illecito, operando senza nessuna autorizzazione e in spregio a tutte le normative di tutela ambientale di settore, comprese anche quelle connesse alla sicurezza dei lavoratori. 

Come già effettuato in precedenti operazioni, nei giorni scorsi, dopo che l’equipaggio degli elicotteristi, con a bordo un componente del Noe, ha verificato dall’alto che erano in corso attività di scavo in un’area nascosta risultata essere censita nel territorio del Parco dell’Etna, gli altri carabinieri del Noe. e i colleghi della Stazione, di Bronte hanno fatto irruzione all’interno del cantiere bloccando i lavori in corso e i mezzi in azione.

Alla richiesta, rivolta alla titolare, di esibire le autorizzazioni, tutto è risultato illegale, a partire dalle mancate concessioni del Distretto Minerario. Tutta l’area è stata posta immediatamente sotto sequestro Sigilli anche ad un escavatore trovato ad operare sul fronte lavico aggredito e ad un piccolo autocarro di supporto alle attività di cava. L’operatore alla guida del mezzo era – ovviamente – un lavoratore “in nero” .

Al termine degli accertamenti la titolare dell’azienda, B.G. di anni 59, del luogo, è stata deferita in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Catania con la contestazione di reati di esecuzione di lavori su beni sottoposti a vincolo paesaggistico senza autorizzazione, di distruzione o deturpamento di bellezze naturali, di  omessa denuncia dell’inizio dei lavori alle competenti autorità e alla mancata nomina del direttore dei lavori prevista per legge e sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.

Il sequestro della cava abusiva e dei mezzi è stato convalidato dall’ Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania su parallela richiesta del Magistrato di Turno.

Con questa salgono a dieci le cave abusive sequestrate o sanzionate per gravi irregolarità operanti nel territorio della Provincia di Catania, negli ultimi due anni, di cui sette nel territorio del Parco dell’Etna.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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