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Strage sulla Ss 121, esito test su Cusimano top secret Cannizzaro resta sorvegliato per evitare vendette

Di Redazione |

Bocche cucite da parte degli investigatori sull’esito dei test effettuati sul sangue di Giuseppe Cusimano, il 40enne che guidava la Seat Leone che si è disintegrata lungo la statale 121 schiantandosi contro il guard rail dello svincolo di Belpasso nell’incidente che è costato la vita a quattro persone.

L’esame – per verificare un eventuale abuso di alcol o di droga – è una prassi consolidata in caso di incidente e dunque anche al pronto soccorso del Cannizzaro le procedure sono state eseguite come come prevede la legge subito dopo l’arrivo di Cusimano in ospedale. L’esito è finito nel fascicolo aperto dalla Procura di Catania che ha indagato proprio Cusimano per omicidio stradale plurimo.

L’uomo, che sui cinque occupanti la vettura era il guidatore, ed anche unico sopravvissuto alla strage, appena giunto al Cannizzaro è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia plastica per delle escoriazioni sul corpo, e ad una caviglia, ed attualmente è ricoverato in Ortopedia, vigile e cosciente per la frattura dell’altra caviglia. I pm e le forze dell’ordine hanno deciso di sorvegliare con attenzione Cusimano durante la sua permanenza in ospedale perché sul web e nei social – come spesso accade in casi come questi – corre non solo il dolore per i morti ma c’è anche chi promette vendetta. Una circostanza che le forze dell’ordine non hanno preso sotto gamba ed ecco perché è stata decisa una sorveglianza discreta ma continua.

La posizione di Cusimano è al vaglio della Procura di Catania che sta cercando di ricostruire, insieme ai carabinieri, la dinamica dell’incidente e soprattutto se Cusimano fosse sotto l’effetto di alcol o di droghe e se la sua auto andasse ad una velocità elevata. Una circostanza che pare pressoché certa vista le condizioni dei rottami della Seat Leon che si è disintegrata con alcuni pezzi volati persino sui binari della Circumetnea. La strada, nel tratto in questione, presenta un rettilineo in cui il limite – poco rispettato – è di 90 km orari. Sta di fatto che Adrano piange le quattro persone che sono morte nell’incidente: Lucrezia Diolosà Farinato, di 28 anni, compagna di Giuseppe Cusimano, Manuel Petronio, di 17 anni, Erika Germanà Bozza, di 15 anni, e Salvo Moschitta, di 20 anni. I funerali sono stati celebrati congiuntamente nella chiesa di Santa Lucia ad Adrano.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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